L’accordo raggiunto dalle istituzioni europee per l’introduzione di un caricabatterie universale avrà effetti positivi per l’ambiente, ma potrebbe rivelarsi svantaggioso per i consumatori attraverso un rincaro dei prezzi dei prodotti elettronici. Lo afferma l’associazione Consumerismo No profit, commentando l’accordo politico raggiunto in sede europea per l’introduzione di un caricabatterie universale per tutti i telefoni cellulari, tablet e fotocamere digitali. Il rischio concreto è che le grandi società di elettronica e telefonia compensino i minori guadagni legati alla vendita dei caricatori con un aumento generalizzato dei prezzi, scaricando sulla collettività le conseguenze economicamente svantaggiose della misura decisa dall’Ue.
“Si un tratta di un vantaggio solo apparente, perché i produttori di telefonini potrebbero rifarsi dei minori guadagni derivanti dalla decisione dell’Ue aumentando i prezzi al dettaglio dei propri prodotti e rivalendosi quindi sui consumatori – avverte il presidente di Consumerismo, Luigi Gabriele – Non a caso contro il caricabatterie universale la prima società ad attivarsi è stata Apple, con un apposito studio secondo il quale la misura determinerebbe un aggravio dei costi per i consumatori stimato in 1,5 miliardi di euro”.
“Il caricabatterie universale – afferma il Codacons – rischia di trasformarsi in una colossale fregatura per gli utenti, con la misura che potrebbe causare un rincaro generalizzato dei prezzi dei prodotti elettronici.” Tale fenomeno andrebbe ad aggiungersi a quello della obsolescenza programmata di elettrodomestici e beni elettronici, già più volte denunciato dal Codacons, e che produce un danno milionario agli utenti. Così come avvenuto nel caso della obsolescenza, il Codacons intende vigilare sul comportamento degli operatori e denunciare ad Antitrust e Procure qualsiasi rincaro speculativo dei listini o illecito a danno dei consumatori.