E-commerce dei macchinari agricoli e industriali usati, un business in crescita

by Fabrizio Castagnotto

La compravendita online dei macchinari agricoli e industriali usati è ormai un nuovo modello di business anche in Italia.

Non solo auto, complementi di arredo o attrezzature sportive, ma anche trattori, escavatori e gru rientrano nella top list dei motori di ricerca quando si tratta di fare acquisti on line nel canale dell’usato. Piemonte, Veneto, Toscana, Lazio, Campania, Puglia e Sicilia le regioni dove si concentra la ricerca; John Deere, New Holland e Makita  i brand più richiesti.

Sono solo alcuni dei dati rilevati dall’Osservatorio 2018 di Trademachines, piattaforma globale specializzata nel listing di macchinari agricoli e industriali usati e presente in 190 Paesi, tra cui l’Italia. Secondo l’Osservatorio 2018 di Trademachines anche se il mercato dei macchinari è sotto la media dell’attuale digitalizzazione globale, le aste online stanno aumentando a cadenza giornaliera. “Il fenomeno  – commenta Heico Koch fondatore e CEO di Trademachines – è già iniziato da qualche anno, come ha rilevato anche Ritchie Brothers, leader globale nella vendita di macchinari usati, che ha dichiarato un incremento delle vendite online dal 36% del 2012 al 50% del 2016”.

Prevediamo un forte sviluppo di questo nuovo modello di business anche in Italia – continua il CEO di Trademachines – sia per la sua forte vocazione agricola e manifatturiera, sia perché si tratta di un Paese in cui l’e-commerce ha ancora un fortissimo potenziale di crescita. In Italia, infatti, la percentuale di chi sceglie questo canale di acquisto si attesta solo al 20% contro il 70% di Paesi come la Svezia”.

Secondo l’Osservatorio 2018 di Trademachines, nelle top categories ricercate da chi intende acquistare un macchinario di seconda mano rientrano quelli agricoli (46% del totale), a seguire gli elevatori (20%), i macchinari per la lavorazione del legno (12%), per l’edilizia (10%) e per la lavorazione dei metalli (2%).

Il second hand nel canale online, dunque, sembra destinato a essere una risorsa cruciale per le imprese agricole e manifatturiere italiane, contando che nel nostro Paese solo la filiera agroalimentare rappresenta l’11% del PIL e quella metalmeccanica circa l’8%.

Per quanto riguarda Trademachines “I flussi di utenti stanno aumentando – dichiara Heico Koch – negli ultimi 12 mesi abbiamo visto aumentare la nostra visibilità su Google del 363%. I Paesi dove abbiamo raggiunto le migliori performance sono Italia, Francia, Spagna oltre ai quelli di lingua tedesca (Germania, Austria Svizzera tedesca). Da poco abbiamo lanciato nuove piattaforme su Olanda, Ungheria Polonia”.

Dunque l’e-commerce dell’usato è un potenziale da non sottovalutare: “Si pensi ad Amazon e Ebay, o agli innumerevoli siti per acquisto di auto o capi d’abbigliamento usati! Perché dovrebbe essere diverso per il mondo del B2B? Il cambiamento deve essere integrato anche nel mondo dei macchinari, proprio come è accaduto in altri settori in passato” conclude il CEO di Trademachines.

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