“Italiani e mobilità urbana”: cresce la necessità di mezzi di trasporto alternativi all’auto privata

by Fabrizio Castagnotto

Uber presenta i dati della ricerca Italiani e mobilità urbana” nella quale sono stati presi in considerazione gli usi e i costumi delle varie generazioni in Italia, dai più anziani Baby Boomer (nati tra il 1946 e il 1964) fino ai giovanissimi della Generazione Z (1995 – 2012), per quanto concerne l’utilizzo dell’auto e di altri mezzi di trasporto alternativi per le attività di lavoro, studio e il tempo libero.

Tra i principali risultati della ricerca emerge che nelle città italiane l’auto rimane ancora oggi il principale mezzo di trasporto, ma il suo utilizzo è progressivamente minore da parte dei più giovani; cresce l’utilizzo di mezzi di trasporto alternativi, a partire dalla metro e gli autobus, fino ad arrivare ai taxi/NCC (noleggio con conducente), biciclette e monopattini. Un numero esiguo  di posti auto nei parcheggi e limitazione alla mobilità urbana, sono i principali deterrenti per l’uso dei mezzi privati in Italia.

Italiani, un popolo di patentati

Oltre il 90% delle persone che hanno preso parte al sondaggio di Uber per le generazioni dei Baby Boomer, Generazione X (1965 – 1981) e Millennial (1982 – 1994) ha la patente di guida, percentuale che vede un deciso calo tra gli appartenenti alla Gen Z con il 63,8%, tutti giovani che hanno comunque espresso l’intenzione di potersi patentare nei prossimi anni.

Tutte le generazioni indicano in una generale comodità all’utilizzo dell’auto il motivo principale per il quale hanno deciso di patentarsi, con una media del 20% di tutti i rispondenti che hanno indicato nel lavoro il motivo principale dell’utilizzo dell’auto, seguito da una media del 15% che ha identificato la mancanza di un servizio di mezzi pubblici adeguato una delle principali cause che hanno portato all’utilizzo di un mezzo proprio.

I più giovani in Italia utilizzano l’auto privata sempre meno. I più attenti all’ambiente sono i Millennial

Oltre il 30% dei Baby Boomer e degli appartenenti alla Gen X hanno dichiarato di utilizzare la macchina ogni giorno e circa il 30% molto spesso. Al contrario, i più giovani (Millennial e Gen Z) utilizzano l’auto sicuramente con minor frequenza, con una media del 25% dei Gen Z che la utilizza ogni giorno o molto spesso, percentuali che scendono a meno del 20% tra i Millennial (17,6%), la generazione sicuramente più “green” tra quelle interpellate da Uber, e che ha fatto registrare le percentuali più alte rispetto ad un utilizzo molto moderato dell’auto privata, appena 2 o 3 volte al mese per il 25% dei Millennial che hanno partecipato alla ricerca.

L’auto privata resta il mezzo preferito degli italiani sia nel lavoro che nel tempo libero, ma crescono sempre di più mezzi alternativi quali metro e autobus, taxi/NCC e moto/car sharing

L’auto privata rimane il mezzo di trasporto preferito degli italiani di qualsiasi generazione per le attività lavorative o di studio, con una media di preferenze del 50%, seguita dai taxi e NCC (auto con conducente) per i Baby Boomer (40%), la metro e gli autobus sia per la Gen X (circa il 30%), i Millennial (50%) e la Gen Z (circa il 40%). Il moto e il car sharing fanno registrare una media di circa il 20% delle preferenze da parte degli italiani come opzione per gli spostamenti per motivi di lavoro e di studio, con le percentuali che si innalzano al 25% di media per Gen Y e Gen Z, e rimane sotto il 20% per Baby Boomer e Gen X. Infine, con il diminuire dell’età, risulta evidente l’aumento delle preferenze per i monopattini e le biciclette, che registrano appena il 13% delle preferenze tra i Baby Boomer, il 19% tra gli appartenenti alla Gen X, il 16% tra i Millennial e addirittura il 33% per i più giovani della Gen Z.

Nel tempo libero, l’auto privata continua ad essere il mezzo di trasporto preferito per tutte le generazioni di italiani, con una media del 65% di preferenze totali, seguita dalla metropolitana e dagli autobus a circa il 40% di media sul totale, e dai taxi e servizi NCC per circa il 30% del totale degli intervistati di qualsiasi generazione.

Le città italiane hanno un problema endemico legato ai parcheggi e alle restrizioni alla mobilità. Al contempo cresce la sensibilità rispetto ai tempi di percorrenza migliori offerti dall’utilizzo di mezzi alternativi all’auto privata

Invece, quando gli italiani decidono di non utilizzare l’auto privata, identificano nella difficoltà a trovare parcheggio il motivo principale della scelta di un mezzo alternativo, con una media di oltre il 55% per le diverse generazioni, percentuale che sale anche oltre il 70% per i Millennial e i più giovani della Gen Z. La possibilità di guadagnare tempo e i limiti relativi alla circolazione nei centri città, sono un ulteriore buon motivo per non utilizzare l’auto per circa il 40% di media degli intervistati per entrambe le tipologia di risposta. Infine, comprensibilmente, i costi di acquisto e di mantenimento di un veicolo privato diventano un deterrente sempre maggiore con il diminuire dell’età degli intervistati, con meno del 20% per i più anziani Baby Boomer e Gen X, e oltre il 25% per i più giovani della Gen Y e Gen Z.

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“I dati della nostra ricerca dimostrano che l’auto privata ha sempre minor presa nei confronti delle generazioni più giovani, pur rimanendo un mezzo di trasporto radicato nella nostra cultura, anche spesso a causa della mancanza di alternative efficienti per la mobilità in molte città italiane. Con piacere notiamo che comunque altri mezzi di trasporto stanno man mano crescendo tra le preferenze degli italiani, alcuni tra questi sicuramente più eco-sostenibili e utili a decongestionare il traffico dei centri città. Come Uber, cerchiamo di offrire diverse opzioni di trasporto volte all’integrazione e all’estensione delle reti di trasporto pubblico, elementi fondamentali per il futuro della  smart mobility nel nostro paese. Grazie a servizi come Uber Black, Uber Taxi e l’integrazione dei monopattini Lime nella nostra app disponibili in diverse città italiane, stiamo dimostrando come Uber possa essere sempre di più un centro unico di aggregazione per tutte le esigenze di mobilità, e offrire alle persone nuovi modi di spostarsi senza la necessità di possedere un’auto” afferma Lorenzo Pireddu, Uber Head of Italy.

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