Osservatorio Internet of Things PoliMi: “Amazon Alexa in Italia, un volano per la Smart Home”

di Andrea Trapani

L’arrivo in Italia di Alexa, il servizio vocale intelligente di Amazon basato su tecnologia cloud, rappresenta un potenziale volano per il mercato italiano della Smart Home, perché fa cadere una delle barriere che finora aveva limitato la crescita del settore in Italia, la mancanza di comunicazione. L’arrivo in Italia di un grande player, come già accaduto a marzo con Google Home, attira un forte interesse dei potenziali consumatori, non solo sul singolo prodotto, ma anche sulle soluzioni Smart Home in generale”.

È l’analisi di Giulio Salvadori, Direttore dell’Osservatorio Internet of Things del Politecnico di Milano, sul lancio in Italia di Amazon Alexa e della famiglia Amazon Echo (nelle quattro varianti del prodotto), gli smart speaker di Amazon che permettono di gestire diverse attività attraverso la propria voce, rispondono alle domande, riproducono la musica, controllano luci e termostati compatibili, forniscono i risultati sportivi, le notizie e molto altro.

Il mercato della Smart Home in Italia è in forte crescita, ma come valori assoluti resta ancora inferiore a quello degli altri paesi europei: nel 2017 valeva 250 milioni di euro, con una crescita del 35% rispetto all’anno precedente. Un mercato animato da startup e brand affermati, ma in cui pesava l’assenza degli OTT (Over-The-Top) Amazon, Google e Apple. “L’ingresso di Amazon nel mercato è una buona notizia anche per i piccoli produttori capaci di integrare le proprie soluzioni con quelle del grande player, perché si aprono nuovi canali per far arrivare i propri prodotti a un pubblico sempre più vasto, che di solito ha più fiducia in un grande marchio molto noto”, prosegue Salvadori.

Anche il prezzo di lancio di Alexa, scontato del 40%, contribuisce alla diffusione delle soluzioni di Smart Home al grande pubblico, e getta una luce sulle strategie di business dei colossi del web. “Cresce la competizione tra i grandi OTT, con Google e Amazon che iniziano una battaglia caratterizzata dal ribasso dei prezzi e da promozioni molto aggressive (i prodotti Echo sono offerti con uno sconto del 40%). Un prezzo così basso per un prodotto di questo tipo significa che l’obiettivo non è tanto guadagnare sul prodotto, ma diffonderlo il più possibile, acquisire quote di mercato ed entrare nelle case degli italiani. La vera fonte di guadagni sono i dati, il vero ‘oro nero’ della Smart Home, per conoscere meglio l’utente e abilitare nuovi servizi di valore per i consumatori”.

Dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Internet of Things sul mercato della Smart Home, emerge che più di un consumatore su due (il 51%) è preoccupato per i rischi legati alla privacy e ai cyber attacchi. L’arrivo di un grande player sul mercato contribuisce a ridurre anche l’incidenza di queste problematiche: “I grandi brand hanno risorse tecnologiche e finanziarie da dedicare alla protezione dei dispositivi molto superiori a quelle che possono mettere in campo startup e piccoli produttori – afferma Giulio Salvadori -. Alexa, poi, raccoglie alcuni dati sensibili ma non in quantità tali da poter attirare eventuali hacker”.

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