L’autunno appena cominciato ed i conseguenti primi freddi portano con sé le preoccupazioni degli italiani nei confronti di una situazione energetica già difficile che si prospetta ancora più critica nei mesi a venire. Il cambio di governo, la legge di bilancio da approvare e l’auspicata conferma al decreto energia da parte del nuovo esecutivo sono premesse incerte per affrontare il periodo più freddo dell’anno.
Secondo le previsioni de Il Meteo stiamo andando incontro ad una stagione invernale caratterizzata da una variabilità di clima, in cui si alterneranno periodi miti a ondate di gelo particolarmente rigide. Questa instabilità ricadrà sui costi energetici degli italiani: si prevede a ottobre un aumento del prezzo per le bollette di luce e gas rispettivamente del 60% e del 70%. Per definire le misure volte a contrastare tali aumenti, il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha pubblicato il Piano Nazionale di Contenimento dei Consumi e del Gas Naturale all’interno del quale sono stati inseriti gli obiettivi e le modalità per assicurare che, per l’inverno 2022- 2023, le riserve nazionali di gas vengano riempite al 90% della loro capienza totale, e venga diversificata rapidamente la provenienza di quello importato.
Enea ha calcolato che, attuando il piano in maniera corretta, si potrebbe raggiungere un risparmio effettivo di circa 600 euro per famiglia. La particolarità del piano è che, oltre a contenere delle misure collettive per la riduzione dei consumi, faccia riferimento alla necessità che i privati adottino comportamenti più virtuosi nei propri consumi.
A questo proposito SENEC, azienda specializzata in sistemi intelligenti di accumulo fotovoltaico, ha realizzato una mini-guida per aiutare i privati a tenere a bada i propri consumi ma soprattutto a ridurre, una volta per tutte, i costi e diventare quanto mai indipendenti dal punto di vista energetico. Contenimento dei consumi, da un lato, e auto-approvvigionamento, dall’altro, sono infatti due azioni sinergiche per tagliare le bollette.
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Conoscere i propri consumi
Il primo passo per risparmiare sui costi energetici è identificare quali sono gli elettrodomestici che consumano più energia in casa in modo da evitarne l’uso quando non strettamente necessario oppure limitarne il tempo di utilizzo.
Ma come conoscere questa informazione? L’unità di misura dei consumi elettrici è il chilowattora (kWh) e, per calcolare quanti kWh un determinato elettrodomestico utilizza, è sufficiente moltiplicare la sua potenza (kW) per il tempo di impiego (puoi saperne di più in questo approfondimento di SENEC). Conoscere i consumi dei diversi elettrodomestici e quali sono i dispositivi più energivori in casa ci aiuta a diventare più consapevoli e attenti e quindi a ridurre le spese.
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Utilizzare i programmi Eco, amici dell’ambiente e del portafoglio
Dopo aver posto l’attenzione sulle fonti di maggior consumo in casa, è il momento di capire in che modo utilizzare gli elettrodomestici per ottenere il maggior risparmio possibile. Tralasciando la questione della classe energetica, che presupporrebbe un cambio di apparecchiature, SENEC consiglia alcune semplici strategie per ridurre le spese energetiche casalinghe. Innanzitutto, è bene “accumulare” l’utilizzo degli elettrodomestici. Che cosa significa? Fare una lavatrice ogni due o tre giorni a pieno carico è più sostenibile da un punto di vista monetario e ambientale anziché farla tutti i giorni per lavare pochi indumenti. Inoltre, molti elettrodomestici permettono di impostare il programma eco, che, nonostante la durata più lunga, si realizza con delle temperature più basse e quindi meno energivore.
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Staccare la spina, quando possibile
Nonostante possa sembrare un elemento poco rilevante nel complesso della nostra spesa per i consumi elettrici, tenere attaccato alla corrente un dispositivo senza che questo sia effettivamente in uso può impattare in modo non banale sull’importo della bolletta, in particolare sul lungo periodo. Se si considera un solo dispositivo, come ad esempio il caricabatterie del cellulare, la spesa non sarà particolarmente onerosa, ma la situazione inizia a cambiare quando la maggior parte dei dispositivi elettrici presenti in casa è attaccata 24h su 24 alla presa.
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Iniziare a pensare all’energia sostenibile
Oltre a questi accorgimenti pratici, applicabili giornalmente da chiunque, c’è una serie di interventi più strutturali che determinano una grande riduzione dei costi energetici.
Per salvaguardare sia l’ambiente che il portafoglio, il consiglio è quello di orientarsi verso le fonti di produzione energetica rinnovabile, e in particolare verso il fotovoltaico con accumulo, che permette di soddisfare autonomamente fino all’80% del proprio fabbisogno energetico. Il risparmio che possiamo avere installando un sistema integrato – costituito da pannelli solari, sistema di accumulo e pompa di calore – si attesta, nel lungo periodo, intorno al 50-60%. Il fotovoltaico con accumulo è infatti una dei pochi scudi al caro energia, perché permette all’utente finale di coprire la maggior parte dei propri consumi in maniera autonoma e senza ricorso alla rete elettrica. Alcune soluzioni di accumulo presenti sul mercato, come SENEC.Home V3, si adattano a qualsiasi esigenza di capacità di accumulo residenziale, sia in caso di impianti fotovoltaici nuovi che già esistenti e, grazie al funzionamento intelligente, ottimizzano l’autoconsumo energetico riducendo di conseguenza i costi in bolletta.