Foodtech, Soplaya lancia la prima APP che connette chef e produttori

by Enrico Cremonese

Sull’app, già disponibile negli store iOs e Android, 200 produttori artigianali, oltre 10.000 prodotti tipici e più di 800 ristoranti già clienti. Così si accorcia la filiera e si aiutano i ristoratori a risparmiare fino al 20% sugli ingredienti. 

Soplaya, la startup che sta reinventando la filiera agroalimentare B2B connettendo i migliori produttori italiani ai ristoranti, annuncia il lancio della sua App, la prima a portare direttamente negli smartphone degli Chef un catalogo di oltre 10.000 prodotti tipici, artigianali, bio e slowfood. Aiutandoli, così, in un solo “tap”, a digitalizzare il proprio “carrello” e a reperire autentiche specialità enogastronomiche, la cui consegna avviene, gratuitamente, in 12-48 ore. Con un risparmio medio per il ristoratore del 20% rispetto ai distributori tradizionali.

L’App di Soplaya, spostando dalla “carta” allo smartphone sia il processo di ricerca degli ingredienti che quello di riordino, introduce di fatto moltissime novità nella routine degli Chef: l’app, infatti, permette di confrontare rapidamente l’origine, le caratteristiche di produzione e i prezzi degli ingredienti; consente di creare liste personalizzate, che abilitano tutto lo staff di cucina a ordinare le nuove forniture a fine servizio, evitando errori, problemi di comunicazione e lavagne; offre ai offre ai ristoratori la possibilità di avere una panoramica delle spese e delle fatture, che consente di fare decisioni più rapide sul food cost e riprendere il controllo sulla marginalità dei piatti; fornisce, infine, informazioni complete e dettagliate sui produttori, la loro storia e i metodi produttivi, in modo da poter raccontare con semplicità la filiera ai propri clienti tramite menù e camerieri, e un sistema di notifiche in tempo reale per ricordare quando ordinare, l’orario esatto di arrivo della merce e le promozioni riservate. Funzionalità a cui, presto, si aggiungeranno anche l’ordine con comando vocale e il calcolatore di food cost.

“La decisione di investire sullo sviluppo di un’applicazione mobile è stata presa su input dei nostri clienti: il processo di creazione del menù, di ordine e riordine è molto meno lineare di quanto si creda e coinvolge molte persone oltre lo Chef, e sempre più spesso ci chiedevano di poterlo gestire rapidamente da smartphone – spiega Filippo Tavano, Product Owner di Soplaya – Abbiamo lavorato per mesi fianco a fianco a decine di ristoranti per costruire insieme un prodotto che migliorasse la ricerca e la scelta degli ingredienti, la gestione del conto economico del ristorante, i riordini a fine servizio e i processi e la comunicazione tra Chef e staff di cucina. I dati ci dicono che siamo nella giusta direzione: dopo la prima settimana di pre-lancio, esclusivo per i nostri clienti, l’80% di essi utilizza già in autonomia l’app, per un totale di oltre 1500 ordini già ricevuti.”

Con il lancio dell’app, Soplaya, che è attiva dal 2018 e ha già ottenuto 3,5 milioni di euro di finanziamento, si proietta verso l’essere una mobile-first company, capace di coniugare agli aspetti più legati al food, alla conoscenza del territorio e all’esperienza con la filiera agroalimentare i benefici di logistica e tecnologia.

“L’app rappresenta un ulteriore passo verso la semplificazione e automatizzazione delll’esperienza d’ordine e d’acquisto di ristoratori e Chef. Contestualmente lavoriamo sulla logistica, con l’apertura di nuovi centri di smistamento (ad oggi ne abbiamo 2 in Friuli-Venezia Giulia e Veneto), per poter offrire consegne tutti i giorni, in 12-48h, senza minimo d’ordine, e affianchiamo alla nostra tecnologia un team di consulenti, principalmente chef e ristoratori, che guida i clienti nell’identificazione dei prodotti più adatti alla loro offerta e in linea con l’identità del locale e nel calcolo delle marginalità.- commenta Mauro Germani, CEO e cofounder di Soplaya – Siamo sicuri che la tecnologia mobile sarà un tassello fondamentale per realizzare la nostra missione di rendere la filiera agroalimentare più efficiente, trasparente e sostenibile, nell’interesse di produttori e ristoratori.

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