La pre-spunta per l’acquisto periodico costa 10 milioni di euro ad Amazon, così ha deciso l’Antitrust

di Valerio Longhi

Sul sito www.amazon.it, per un’ampia selezione di prodotti, viene pre-impostata l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, limitando così la libertà di scelta dei consumatori. Accolti gli impegni per un’altra condotta contestata dall’Autorità

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato una sanzione di 10 milioni di euro in solido a due società del gruppo Amazon, le aziende lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l.

Grazie all’attività istruttoria, l’Antitrust ha accertato che Amazon attua una pratica commerciale scorretta consistente nella pre-selezione dell’acquisto periodico per un’ampia selezione di prodotti offerti sul sito https://www.amazon.it. In particolare, nella pagina web dove sono descritte le caratteristiche dell’articolo selezionato, viene pre-impostata l’opzione “acquisto periodico” anziché “acquisto singolo”, sia per prodotti venduti da Amazon sia per prodotti venduti da terzi sul marketplace.

La decisione dell’Antitrust

In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori. La pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto – anche senza effettivo bisogno – limitando così la facoltà di scelta. Inoltre, la condotta attuata dal gruppo è stata ritenuta in contrasto con il canone di diligenza professionale perché un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a costruire le interfacce online, relative ai processi di acquisto, in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli. In avvio di istruttoria era stata contestata anche la pre-selezione della consegna veloce a pagamento. Rispetto a questa condotta, l’Autorità ha accolto gli impegni proposti da Amazon che in futuro predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre le due società erogheranno un ristoro a favore dei consumatori che durante il 2023 si sono rivolti al Servizio Clienti per lamentarsi di questa condotta.

La reazione delle associazioni dei consumatori

Qualsiasi pratica scorretta a danno degli utenti va sanzionata, ma una multa da 10 milioni di euro per un colosso miliardario dell’e-commerce come Amazon appare del tutto insufficiente. Lo afferma Assoutenti, commentando il provvedimento dell’Antitrust contro Amazon.

“La prassi di inserire come preimpostate alcune opzioni di scelta per i consumatori, come quella sull’acquisto periodico o la consegna veloce, producono un aggravio di spesa per milioni e milioni di euro agli utenti – spiega il presidente Gabriele Melluso – A fronte di tali pratiche scorrette che determinano guadagni ingenti per Amazon, appare evidente come una sanzione da appena 10 milioni di euro sia inadeguata, anche perché spesso multinazionali e colossi economici inseriscono a bilancio le multe Antitrust, consapevoli che l’importo delle sanzioni sarà inferiore ai profitti garantiti dai comportamenti illeciti. Pertanto è necessario portare al centro del dibattito non solo la proporzionalità delle sanzioni dell’Autorità, ma anche la previsione di multe reputazionali verso le società, che fungano da moral suasion contro pratiche scorrette” – conclude Melluso.

 

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