Come il software usato finanzia il cloud

by Enrico Cremonese

La proposta VENDOSOFT per i pacchetti Microsoft e Adobe

Per le aziende che hanno deciso il passaggio al cloud, anche parziale, vendere le licenze del software on-premise inutilizzate rappresenta un modo per coprire fino al 40% dei costi nei nuovi investimenti.

Secondo le stime dell’Osservatorio Cloud Transformation 2019 della School of Management del Politecnico di Milano, nel 2018 il mercato cloud italiano ha toccato quota 2,34 miliardi di euro, registrando una crescita del 19% rispetto all’anno precedente e confermando come, soprattutto per le aziende di medio-grandi dimensioni, il cloud stia diventando parte integrante delle strategie IT.

Spesso, però, nel considerare il passaggio delle applicazioni a piattaforme Internet based, le aziende non considerano che le licenze software on-premise non più utilizzate diventano improduttive, cioè costo puro che va a sommarsi alle tariffe richieste dalle offerte in cloud.

Ma esiste una soluzione che consente di rifinanziare fino al 40% dei nuovi investimenti IT, ed è semplice, sicura e legale. Semplice, perché è sufficiente disinstallare le licenze non più utilizzate, o addirittura mai usate, e consegnare i dischi di installazione originali a VENDOSOFT, società specializzata nella compravendita di licenze software nuove e usate Microsoft e Adobe, che le acquista a tariffe chiare e vantaggiose.

Sicura, perché le certificazioni di VENDOSOFT – Silver Microsoft Partner e rivenditore certificato Adobe – ne garantiscono la competenza e la consulenza. Grazie ai propri consulenti certificati Microsoft, VENDOSOFT offre consulenza professionale in materia di licenze software.

Legale, perché l’ormai nota sentenza del 3 Luglio 2012 emessa dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha stabilito la legalità della rivendita di licenze usate. Gli esperti di VENDOSOFT sono in grado di verificare eventuali requisiti e limitazioni di legge così da garantire la conformità giuridica di qualsiasi transazione, consentendo al cliente di affrontare con la massima trasparenza gli audit da parte dei produttori di software.

Vendendo software on-premise non più utilizzato, ad esempio Microsoft Office 2016 o 2019 e Adobe Photoshop, le aziende possono capitalizzare buona parte del patrimonio installato e smettere di occuparsi della sua manutenzione e gestione.

Ogni forma di esubero di licenze rappresenta un patrimonio. E questo patrimonio può essere venduto, esattamente come accade per un parco veicoli non più necessario. VENDOSOFT acquista il software in esubero e trasforma in liquidità il capitale improduttivo dell’azienda alienante. “I nostri clienti rifinanziano in questo modo investimenti in nuovi programmi, in necessari aggiornamenti del software o in progetti cloud. Altre aziende, invece, hanno bisogno proprio delle vecchie licenze che abbiamo acquistato. Immettere nel mercato dell’usato il software in esubero produce una situazione vantaggiosa per tutte le parti coinvolte sotto ogni aspetto”, spiega Andrea Migoni, responsabile VENDOSOFT per il mercato italiano.

“Secondo un recente studio intitolato Contributo ai costi del cloud, che analizza i potenziali proventi ottenuti dalle licenze on-premise obsolete, è possibile finanziare fino al 40 percento dei costi iniziali di Office 365, solo per fare un esempio”, aggiunge Björn Orth, CEO di VENDOSOFT.

In quanto Silver Microsoft Partner, VENDOSOFT si fa carico dell’intero processo di acquisto e di rivendita, dalla fase di consulenza al controllo minuzioso dei prodotti. Inoltre, revisori contabili indipendenti verificano e certificano la correttezza della catena di fornitura di VENDOSOFT utilizzando una procedura comprovata che, al termine del processo, garantisce a tutte le parti interessate il trasferimento dei diritti delle vecchie licenze in conformità con le disposizioni normative.

VENDOSOFT si è affermata tra i principali rivenditori di software usato in Europa. In Italia, dove la società ha avviato l’attività commerciale nel 2018, l’obiettivo è di crescere sia sul mercato delle PMI che sulle aziende di medie e grandi dimensioni, nel settore privato e pubblico.

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