Essere pronti alla fase due, ormai imminente, è la parola d’ordine oggi per tutte le aziende e non rischiare di arrivare impreparati è la regola.
L’OMS, come del resto il Governo, stanno lavorando sulla definizione di precise regole da rispettare per permettere al motore Italia di ripartire, seppur con ritmi e modalità diverse per settori e comparti.
Tra queste, è ormai assodato che verrà imposto a qualunque azienda l’obbligo di prevedere sistemi di contingentamento persone, di misurazione della febbre e, ovviamente, l’utilizzo di dispositivi di protezione personale.
“È stato scritto anche che la fase due significherà code e turni per ogni attività e, se ciò aiuterà l’Italia a ripartire, – si legge in una nota – noi di Checkpoint non possiamo che cogliere con entusiasmo la sfida per cercare di fare la nostra parte sia nei confronti dei nostri collaboratori che dei nostri clienti”.
Nell’ambito di tutte quelle che sono le prescrizioni normative e i suggerimenti che stanno emergendo dalle imprese stesse, riguardo alla gestione del Covid-19, siamo ovviamente in prima linea per quanto concerne la tecnologia per i primi due aspetti. “Abbiamo monitorato negli ultimi due mesi una precisa evoluzione delle esigenze del mercato soprattutto, infatti, sotto questi due punti di vista, e lavorato intensamente alla progettazione e produzione, per fornire una serie di sistemi sofisticati che oggi si stanno già dimostrando fondamentali nel gestire l’emergenza pandemica. Ciò non solo nel Retail, nostro settore di principale focus, bensì ormai in tutti i contesti che includano qualsivoglia luogo di aggregazione e quindi rendano necessario attuare misure di contingentamento“.
Partendo appunto da tale settore, quello che tra l’altro non si è mai fermato, e per il quale, quindi, l’esperienza di adeguamento di strutture e comportamenti interni può essere un utile riferimento globale. Garantire l’esperienza d’acquisto nei negozi, senza compromessi in termini di rispetto delle regole e sicurezza del personale e dei clienti, è ciò che già rendiamo possibile con le nostre tecnologie di controllo presenze e termo misurazione.
I retailer hanno già iniziato da tempo a limitare il numero di clienti presenti contemporaneamente all’interno di un punto vendita, ma molti hanno scelto di gestire tutto questo in modo semplice, automatico ed efficace al 100%, con il nostro sistema all’avanguardia SmartOccupancy per la regolazione del flusso di persone all’interno di spazi delimitati. Una serie di sensori integrati nei varchi conteggia in tempo reale entrate e uscite e genera alert visivi ed acustici che consentono al gestore di bloccare il flusso di persone al raggiungimento di soglie preimpostate. Gli addetti al controllo degli ingressi possono visualizzare i dati raccolti dal sistema direttamente su un tablet, oppure su un portale web ed il cliente del punto vendita ha la certezza di entrare in un luogo sicuro nel momento in cui vede semplicemente aprirsi un cancelletto in automatico, o comparire un semaforo verde su un display predisposto all’ingresso.
La soluzione, che trova in questa emergenza l’ideale utilizzo per il contingentamento degli ingressi, rappresenta però anche la risposta all’esigenza di controllo e contenimento delle differenze inventariali, aiutando concretamente i manager ad impiegare il personale in modo efficiente, limitando il rischio furti, che si può prevedere aumenterà con l’avvio della fase due.
Non sottovalutiamo, inoltre, l’aspetto marketing legato all’utilizzo del sistema per l’analisi dei flussi.
SmartOccupancy non è l’unica delle soluzioni di supporto nella sfida Covid-19. Leggiamo da giorni aneddoti, poco rassicuranti, su file interminabili ai supermercati e su casi, per nulla sporadici, di persone bloccate agli ingressi con la febbre.
Il nostro sistema SmartTemperature contribuisce al mantenimento del distanziamento sociale, imposto dalla normativa e lo fa in maniera scientifica, attraverso il rilevamento a distanza della temperatura del singolo utente/cliente in fase di accesso in qualunque luogo delimitato. L’utente viene bloccato automaticamente nel caso presenti stati febbrili e quindi rappresenti un potenziale portatore di agenti patogeni. Un sensore termografico integrato nella soluzione è in grado di riprendere contemporaneamente più persone e di individuare solo quella che ha la febbre, da una distanza di 3 metri. Lo fa grazie all’Intelligenza Artificiale integrata. La certezza di sicurezza per le persone deriva dal fatto che un avviso arrivi in tempo reale tramite tablet o desktop agli addetti al controllo, che possono quindi prendere decisioni immediate per la sicurezza di tutti.
Se è vero che oggi l’esigenza di misurare la temperatura alle persone è limitata a certi contesti, principalmente al Retail, i domani il bacino di imprese che si vedranno costrette ad attuare questa operazione sarà ben più ampio e con questo strumento siamo certi di fornire la soluzione alle criticità di tutti i settori. Pensiamo non solo alle strutture che accoglieranno persone dall’esterno come le socio-sanitarie/farmaceutiche quali cliniche private, farmacie, case di riposo, ma anche a tulle le realtà che dovranno effettuare il controllo della temperatura ai propri dipendenti per garantire alle persone che accedono ai rispettivi spazi di lavoro di farlo in totale sicurezza.
Oggi non esiste ancora nessun vero obbligo di legge, infatti, ma desideriamo sensibilizzare le imprese italiane sul fatto che sia prioritario per ripartire e mantenere la propria competitività in questo frangente economico caratterizzato da una criticità senza precedenti, cominciare a pensare concretamente di mettere in campo le misure necessarie oggi, perché farlo domani significherà essere in un disastroso ritardo.