Wirecard: associazione VISIONARI interviene su bancarotta società

by Redazione TecnoGazzetta

La società tedesca Wirecard AG, una delle più grandi aziende al mondo a fornire soluzioni di pagamento elettronico, si avvia alla bancarotta dopo che la società di revisione Ernst & Young ha riscontrato un ammanco nel suo bilancio di circa 2 mld di euro. Così in pochi giorni Wirecard ha bruciato quasi tutta la sua capitalizzazione che ammontava ad oltre 12 mld.

Scandali come Parmalat e altre realtà continuano a susseguirsi nel corso degli anni dimostrando la fragilità di un quadro normativo che, seppur improntato alla base su regole sempre più ferree, dimostra evidenti limiti nella fase di “controllo” – denuncia oggi VISIONARI, associazione no profit specializzata in tecnologia – Le funzioni di audit e compliance, nonché le società di revisioni e le autorità di vigilanza, oramai non sembrano essere più sufficienti per intercettare i comportamenti scorretti di aziende sempre più numerose che operano in un mercato sempre più complesso e globalizzato.

“La soluzione non è rafforzare il sistema dei controlli o inasprire le pene perché sarebbe insostenibile nel lungo periodo – afferma Luigi Gabriele, presidente di VISIONARI – E’ necessario cambiare paradigma utilizzando la blockchain, una tecnologia da anni sotto i nostri occhi e che ancora pochi conoscono”.

“Con la blockchain il controllo è garantito dalla rete costituita da tutti coloro che, avendo accesso ai dati certi dell’azienda, potranno verificarne la bontà dei conti – afferma Luigi Gabriele – Questo “modello collaborativo” è un forte deterrente per chi vuole perpetrare una frode e quindi agisce in via preventiva sulla frode anziché appurarla ex post come accade oggi. Inoltre il modello collaborativo è una garanzia per l’investitore poiché è realmente indipendente ed esente da conflitti di interesse”.

E’ davvero arrivato il momento che i governi prendano la blockchain in seria considerazione visto che la reputazione del mondo finanziario si sta degradando e sta minando la fiducia degli investitori. Se continueremo ad utilizzare modelli di controllo e monitoraggio dei mercati che per ora si sono dimostrati inadeguati, allora il caso di bancarotta Wirecard non sarà l’ultimo cui assisteremo. Una svolta in tal senso si dimostra quanto mai necessaria – conclude VISIONARI.

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