Indagine Aruba: la firma digitale in Italia, +55% nel corso dell’ultimo anno

di Andrea Trapani

Attraverso fonti interne e con il supporto dei dati AgID, CIONET e IDC, Aruba ha indagato sull’utilizzo della firma digitale in Italia.

Ne sono emersi dati molto interessanti, tra cui:

  • Nel 2020 i dispositivi attivi di Firma Digitale, e i relativi certificati qualificati, superano i 22 milioni su territorio nazionale (fonte AgID).
  • La gran parte delle firme digitali – l’80% circa – oggi viene apposta tramite Firma Digitale Remota (fonte AgID).
  • Il numero di firme digitali remote generate nel 2019 in Italia è cresciuto del + 55% rispetto all’anno precedente, toccando quota 3,1 miliardi (fonte AgID).
  • Utilizzatori: il 70% degli utilizzatori è rappresentato da liberi professionisti, un altro 20% da privati cittadini e per il 10% da aziende (fonte Aruba).

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  • Utilizzi: il servizio viene impiegato soprattutto per comunicazioni con la PA (28%), per la sottoscrizione di contratti (24%), per progetti e pratiche edilizie (21%), per procedure gestionali aziendali (19%), per procedure aziendali (19%) e, infine, per gestire le fatture elettroniche (10%) (Fonte Aruba).
  • i vantaggi nella digitalizzazione dei processi documentali si possono riassumere in una maggiore efficienza del business per il 58% degli intervistati; un accesso rapido a informazioni e documenti per un altro 58%; una riduzione dei costi per il 44%; una migliore collaborazione per il 35%; oltre all’uso per l’adeguamento normativo, sempre per il 35% (Fonte IDC).

 

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