Nel 2019 arrivano a 5,5 mld di euro (+10% rispetto al 2018) gli acquisti sostenibili effettuati dalla PA su strumenti Consip
Crescono gli acquisti sostenibili effettuati dalle amministrazioni sugli strumenti Consip che nel 2019 arrivano a 5,5 miliardi di euro (+10 % rispetto al 2018), corrispondenti al 40% del totale degli acquisti sul sistema Consip (13,6 mld/€).
È uno dei dati più significativi della gestione 2019 che evidenzia una sempre maggiore attenzione dall’azienda – partecipata al 100% dal Ministero dell’Economia e Finanze – verso la sostenibilità economica, ambientale e sociale.
Il dettaglio della componente “economica” evidenzia che il valore degli acquisti “verdi”, in conformità ai Criteri ambientali minimi (CAM) definiti dal Ministero dell’Ambiente, si riferisce per 3,0 miliardi alle Convenzioni, per 2,2 miliardi al Mercato elettronico della PA (Mepa) e per i restanti 0,3 miliardi all’utilizzo di Accordi quadro e Sistema dinamico di acquisto della PA (Sdapa).
Ed ancora:
- il coinvolgimento delle Piccole e medie imprese, evidenziato dalle 135 mila imprese iscritte al Mercato elettronico della PA (di cui il 99% Pmi);
- il contributo all’innovazione dei processi d’acquisto e al soddisfacimento delle esigenze della PA, testimoniato dalla fiducia delle oltre 12mila amministrazioni pubbliche abilitate all’utilizzo degli strumenti di e-procurement.
La rendicontazione della componente “ambientale” evidenzia invece:
- oltre 680 mila contratti dematerializzati attraverso la piattaforma elettronica, corrispondenti a più di 4.600 tonnellate di CO2 non immesse nell’ambiente;
- oltre 1,2 milioni di TEP (Tonnellate Equivalenti Petrolio) risparmiate grazie agli interventi di efficientamento energetico attuati dalle amministrazioni con soluzioni Consip;
- oltre 30 iniziative di gara che integrano principi e comportamenti di economia circolare.
Infine, la ricaduta “sociale” dell’azione Consip, si evidenzia:
- nell’attenzione nei confronti delle proprie persone, con dati che mostrano una presenza femminile pari al 54% del totale dipendenti, l’87% del personale in possesso di laurea, un tasso di turnover pari al 2,6%;
- nella trasparenza, integrità, compliance normativa dell’attività aziendale, testimoniato dall’adozione di diversi strumenti (modello di Risk assesment integrato, Piano triennale anticorruzione, piattaforma di whistleblowing, sistema di audit interno, etc.);
- nell’attenzione alla sicurezza sanitaria, fisica e informatica, in termini di esclusione delle sostanze nocive verso salute e ambiente nelle iniziative di acquisto, nonché nella garanzia di invulnerabilità degli strumenti di procurement da attacchi e incidenti informatici.