Come lo smart working ha cambiato le nostre case

di Fabrizio Castagnotto

Su eBay, nel 2020 aumentati del 49% gli acquisti di prodotti per organizzare in casa una postazione di lavoro: oltre 207.000 quelli venduti nei primi mesi del lockdownIl lavoro da casa, a cui per l’emergenza Covid abbiamo dovuto adattarci, ha imposto una nuova idea di spazi abitativi: priorità a rendere domestico un oggetto tecnico, perché la comodità rimanga un valore esattamente come l’estetica.

Cambiamento della socialità, delle nostre consuetudini ma anche del lavoro: l’emergenza sanitaria che stiamo vivendo ha costretto a ripensare il nostro stile di vita, le abitudini relazionali e il nostro modo di lavorare. Come evidenziato anche dalla ricerca dell’Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano, durante il lockdown della scorsa primavera lo smart working ha interessato in totale 6,58 milioni di lavoratori agili, circa un terzo dei dipendenti italiani e oltre dieci volte più dei 570 mila censiti nel 2019.

Un nuovo approccio al lavoro che ha fatto rivedere gli spazi abitativi: se prima la casa era il rifugio dove rilassarsi da soli o con la propria famiglia al rientro dall’ufficio, il lockdown ha dato alle nostre case una nuova responsabilità: quella di accogliere il lavoro nell’ambiente dedicato alla nostra vita privata, adattandosi alle nuove esigenze perché risponda a più funzioni.

Come si sono organizzati allora gli italiani per lavorare da casa?

Cercando di ricreare spazi “working friendly”, con tutto quello che può servire. Nel 2020, su eBay sono aumentati del 49% gli acquisti di prodotti per allestire in casa una postazione di lavoro: dalle tastiere e mouse, il cui acquisto nel 2020 è aumentato del 176% rispetto all’anno precedente, alle scrivanie e mobili porta PC, che hanno segnato un +85%, fino alle docking station per i laptop (+59%), toner, cartucce e carta (+51,5%), mouse, trackball e touchpad (+36,6%), stampanti e plotter (+32,8%), monitor (+31,8%) e tastiere e keypad (+25,5%).

Acquisti a cui si sono dedicati per la maggior parte uomini e donne dai 45 ai 64 anni, che hanno comprato in totale 172.618 prodotti, e dai 25 ai 44 anni (121.115 prodotti), le fasce d’età più interessate dallo smart working. Proprio i primi mesi del lockdown sono stati quelli che hanno registrato il maggior aumento di vendite di questo tipo di prodotti: oltre 105.000 quelli venduti a marzo 2020 e oltre 102.000 ad aprile 2020.

Proprio per la necessità di rivedere gli ambienti di casa per fare spazio alle postazioni di lavoro, è cresciuto il bisogno di riordinarli e renderli più efficienti. È aumentato infatti il numero degli italiani che nel 2020 si sono rivolti a eBay per sistemare gli spazi: +32% i prodotti per l’organizzazione della casa acquistati su eBay rispetto al 2019. Tra i prodotti scelti: ceste salvaspazio, il cui acquisto su eBay nel 2020 è aumentato del +39,8% rispetto al 2019, stand appendiabiti (+35,4%), scarpiere (+34,4%), contenitori e scatole (+27,7%), soluzioni per guardaroba (+25,6%).

«Questo particolare periodo ha portato grandi variazioni per quanto riguarda la richiesta di un nuovo design, arrivando a progettare oggetti che abbiano una comodità ed una ergonomicità ma che contemporaneamente si caratterizzino per un’estetica domestica e accogliente. Ridisegniamo dunque, pur mantenendo tutte quelle grazie di oggetti, accettabili e caldi da vivere all’ interno delle mura domestiche, prevedendo ad esempio lo spazio per accessori come la stampante, in modo che la casa non diventi in termini estetici un ufficio. No alle lampade da ufficio, perché caratterizzate da una luce fredda, sì ad una scrivania ridimensionata rispetto alle misure standard, ben illuminata, magari di lato, con una lampada d’appoggio. Cambia quindi il linguaggio estetico di questi oggetti, perché devono entrare in punta di piedi all’interno di una casa» dichiarano Ludovica + Roberto Palomba, architetti e designer, fondatori di Studio Palomba Serafini Associati.

Abbiamo tutti imparato nell’ultimo anno a socializzare in modi diversi da quelli a cui eravamo abituati, come chat, video call, riunioni aziendali: le nostre abitazioni dunque sono diventate e diventeranno sempre di più teatri digitali, pronti ad accogliere le nostre esigenze sociali, lavorative, affettive, di interessi, di hobby. Tutto è incentrato sull’abitare, che diviene estensione dell’essere umano.

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