Lobbying e Advocacy, per ripartire sempre più aziende investono nella consulenza

by Valerio Longhi

Le apprensioni legate alla pandemia stanno progressivamente lasciando spazio agli obiettivi della ripresa economica. La strategia e l’organizzazione all’interno delle aziende è diventata fondamentale in questa fase. Sempre più soggetti si stanno rivolgendo ai professionisti per il proprio posizionamento e l’analisi del quadro legislativo comunitario, nazionale e regionale. “Molte aziende stanno programmando la ripartenza, anche in correlazione a una crescita di cui tutto il Paese potrà beneficiare nei prossimi anni grazie al PNRR. È chiaro che gli attori che saranno in grado di leggere le prospettive a medio e lungo termine, riusciranno ad essere un passo più avanti rispetto agli altri. Negli ultimi mesi stiamo ricevendo un aumento della richiesta di consulenza strutturata che potremmo stimare attorno al 20%”. Così Claudio Di Mario, Founding Partner di ADL Consulting, società di consulenza strategica, public affairs e comunicazione istituzionale. L’azienda, partner del MIP Politecnico di Milano Graduate School of Business per la formazione executive, è specializzata in attività di digital lobbying, advocacy e change management.

“Non si è più guidati – prosegue Di Mario – da una mera esigenza relazionale volta a tessere rapidamente la rete delle conoscenze dei nuovi ministri o sottosegretari per rilanciare quelle proposte di advocacy e lobbying che erano state avviate, quanto piuttosto dalla ricerca di un solido posizionamento che metta in evidenza il peso reputazionale del soggetto che ha l’esigenza di un’interlocuzione qualificata con i decisori pubblici. Oggi, più che mai, bisogna essere veloci nel leggere i segnali deboli provenienti dal contesto di riferimento della propria attività e riuscire a mettere in sinergia la rete dei colleghi e dei gruppi di lavoro aziendali con strumenti digitali di cui è importante sfruttare a pieno le opportunità”.

A livello strategico sono cambiate anche le priorità. Temi come quello della transizione ecologica e digitale investiranno tutte le organizzazioni: “Si tratta di priorità strategiche che sono seconde solo all’emergenza legata al piano vaccinale” – spiega Marialessandra Carro, partner di ADL Consulting – “Le attività di lobbying possono contribuire a migliorare la qualità di tutti i processi decisionali pubblici e in questa fase risultano fondamentali per interpretare e accompagnare alcune scelte legislative legate al PNRR di Next Generation EU. L’utilizzo innovativo, avanzato e dinamico di smart data, accompagnato da analisi robuste ed efficaci, rappresenta oggi una condizione indispensabile per prendere decisioni migliori”.

In questa ripresa i professionisti dei public affairs si sono affidati sempre più a servizi di consulenza ed esperti esterni all’azienda per il monitoraggio legislativo e la verifica delle informazioni. Determinante è diventata anche la lettura degli open government data. Il tempismo nelle campagne di stakeholder engagement o di advocacy sarà un elemento capace di fare la differenza nella crescita, nel posizionamento, nella prevenzione e gestione delle crisi.

I partner di ADL Consulting affrontano le opportunità del settore anche nel nuovo libro “Digital lobbying”. Un volume interamente dedicato alla gestione strategica delle relazioni istituzionali attraverso smart data e strumenti digitali per una migliore comprensione della realtà. Il testo, pubblicato da Carrocci Editore, è firmato da Marialessandra Carro e Claudio Di Mario, con la prefazione di Alberto Bitonti.

Nel libro vengono presentate le sei fasi chiave del metodo di digital lobbying: monitoraggio, analisi, valutazioni strategiche, posizionamento, azione, valutazione dei risultati. Si analizza il valore dei canali digitali e della trasformazione dei big data in smart data. Vengono inoltre discussi gli asset di intelligenza artificiale, open data, sentiment analysis e le analisi applicate alle reti social come elementi chiave per il supporto alle decisioni dei vertici di imprese e organizzazioni.

Un testo che si rivolge a un pubblico di professionisti dei public affairs, di organizzazioni private o del terzo settore, agenzie, consulenti, digital strategist e figure decisionali che operano all’interno dell’azienda sul capitale relazionale: asset strategico di ogni impresa che vuole portare le proprie strategie di lobbying e advocacy a un livello più avanzato, in una logica data-driven, strategica e misurabile. Un target è rappresentato da aziende medio-grandi, che mettono al centro della loro attività di rappresentanza degli interessi analisi basate sui dati e l’opportunità di prendere decisioni in modo rapido e coordinato. 

ADL Consulting è una società di consulenza strategica, public affairs e comunicazione istituzionale specializzata in attività di lobbying, advocacy e change management. Dal 2012 sostiene il decision-making basato sui dati e promuove la metodologia del Digital Lobbying nel settore. ADL offre servizi di consulenza regolatoria e istituzionale volti a comprendere tutti i rischi e le opportunità legati alle decisioni dei policy maker attraverso l’analisi del quadro legislativo comunitario, nazionale e regionale in merito allo specifico settore di business del Cliente. La società lavora nella progettazione e gestione di piattaforme digitali, indispensabili per organizzare e condividere le informazioni all’interno di grandi organizzazioni in modo chiaro e sistematico, oltre che per l’analisi delle relazioni sviluppate nel tempo, per gestire le molteplici fonti informative e costruire un capitale relazionale strutturato. Inoltre, assiste i Clienti nella definizione di strategie di comunicazione istituzionale integrata offline e online al fine di valorizzarne l’immagine e di consolidare il loro posizionamento verso gli stakeholder e i decisori.

La società ha sviluppato inoltre il software KMIND®
(Knowledge Management per il Public Affairs): una piattaforma unica e integrata che supporta le aziende nel gestire le loro relazioni con i decisori pubblici, in maniera trasparente e misurabile, mediante una dashboard di strumenti smart. Il software connette e analizza dati e informazioni provenienti dall’interno e dall’esterno del perimetro aziendale, grazie a un sistema di business intelligence che consente l’archiviazione e l’utilizzo dei dati a fini strategici

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