Trustpilot
ha rilasciato un nuovo report in cui indaga sulle ragioni che spingono o meno i consumatori a dare fiducia ad un brand.
Tra i dati principali emersi dall’indagine:
- Al di là di ogni strategia messa in atto, si conferma come i consumatori italiani siano incentivati ad acquistare da un brand principalmente se questo offre prodotti e servizi eccellenti (la prima ragione per il 48% degli intervistati). Seguono, invece, motivazioni che hanno a che fare con l’etica del marchio: si sceglie di comprare da un determinato brand quando tratta con rispetto i propri dipendenti e tutte le altre persone (43,8%) e quando comunica in modo trasparente le azioni che intraprende e il loro impatto sul pianeta e sulla società (42,4%).
- Al contrario, ciò che spinge i consumatori a non acquistare da un determinato fornitore ha a che fare prettamente con ragioni etiche: la prima è legata a comportamenti scorretti o pratiche immorali nei confronti di dipendenti e fornitori (56,1%), seguono un marketing fuorviante e non in linea con le reali azioni del brand (45,7%) ed ancora la mancanza di considerazione relativamente ad esperienze e feedback rilasciati dai propri clienti (42,7%).
- Quanto conta l’onestà e la trasparenza dell’azienda quando si acquista un prodotto o servizio? Moltissimo verrebbe da dire. Basti pensare che per il 97% del campione intervistato questo aspetto è abbastanza, molto o estremamente importante. È solo l’1,5% del campione che lo ritiene non rilevante (mentre l’1,5% rimanente non è interessato).
- Quanto è importante per i consumatori la posizione presa da un brand su questioni sociali, politiche e/o ambientali quando si acquistano i suoi prodotti o servizi? In questo caso il responso non è plebiscitario, in quanto per il 53,5% degli intervistati è estremamente, molto o abbastanza importante, ma per il 30,6% la questione è irrilevante ai fini del proprio acquisto, mentre il resto degli intervistati si dice indifferente alla cosa.