Aruba, fin da subito parte del progetto, si impegna insieme ad altre 27 aziende a costruire servizi infrastrutturali interoperabili che soddisfino i requisiti di Gaia-X
Sono 28 le aziende, tra le quali spicca dalla prima ora Aruba, che si stanno impegnando a rendere i propri servizi cloud conformi ai requisiti del progetto Gaia-X. Si tratta dell’obiettivo principale promosso da Structura-X, l’iniziativa sostenuta dai cloud provider europei ed ufficializzata a dicembre 2021, che si aggiunge ai precedenti progetti faro avviati per il settore automobilistico (Catena X), quello agricolo (AgriGaia) e finanziario (EuroDat). Le prime offerte certificate dovrebbero vedere la luce entro la metà di quest’anno.
A margine del vertice Gaia-X tenutosi a Milano nel mese di novembre 2021, l’allora Ministro dell’Economia tedesco, Peter Altmaier, aveva già in quell’occasione lanciato l’idea della creazione di un’infrastruttura conforme a Gaia-X in Europa, da aggiungersi ai servizi settoriali. In collaborazione con AISBL, la Fondazione Gaia-X, sette provider europei hanno così dato vita al progetto: Aruba.it, Atos, DE-CIX, Deutsche Telekom, Engineering, Noovle e TOP-IX.
Nel frattempo, ulteriori aziende da tutta Europa hanno aderito e, ad oggi, sono 28 i membri di Structura-X provenienti da 10 differenti paesi: tra questi AssoSoftware, City Network, Cloud&Heat Technologies, CS Group, CSI, EBRC, Elmec, Fabasoft, International Dataspaces, IONOS SE, KPN, Luxinnovation, Mainstream, next layer, OpenNebula Systems, OSISM, ThreeFold Tech, Tietoevry, United Group e Vivacom. I nuovi membri non solo mettono in campo i propri servizi di infrastruttura, ma sono anche d’accordo nell’utilizzare la tecnologia (open-soure) per rendere interoperabili i propri servizi cloud, nel rispetto della sicurezza e della privacy.
“Accogliamo molto favorevolmente l’iniziativa degli infrastructure provider”, ha commentato Max Ahrens, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Gaia-X. “L’implementazione settoriale degli standard di Gaia-X da parte dei gestori cloud e infrastrutturali è un elemento essenziale per l’esercizio della sovranità dei dati in Europa”.
I Gestori di Servizi Cloud (CSP) invitati ad aderire. Structura-X invita ulteriori Cloud Service Provider ad aderire al progetto. L’obiettivo comune è quello di modellare i rispettivi servizi di infrastruttura esistenti in un eco-sistema condiviso per la sovranità dei dati europei, quindi un’unica infrastruttura cloud europea, che dia la possibilità agli utenti di sperimentare e sviluppare i propri servizi e sale dati in infrastrutture conformi a Gaia-X.
Structura-X lavorerà a stretto contatto con Gaia-X AISBL, che tra le altre cose definisce i requisiti tecnici per la sovranità dei dati. Allo stesso tempo, Structura-X darà vita ad una nuova collaborazione multisettoriale e transnazionale nel cloud. In questo modo, la precedente frammentazione del mercato europeo del cloud verrà superata.
Questione di conformità. La comunicazione di Structura-X segue di pochi giorni quella del CISPE (portavoce dei provider di servizi di infrastruttura cloud in Europa) che ha annunciato come Aruba, AWS (Amazon Web Services), Elogic, Leaseweb, Outscale e OVHCloud siano i primi tra i suoi membri a dichiarare la conformità dei propri servizi al suo Codice di condotta per la protezione dei dati. Il Codice CISPE, convalidato dal Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) e approvato dall’Autorità francese per la protezione dei dati (CNIL), è il primo codice di condotta del Regolamento generale sulla protezione dei dati (GDPR) specificamente progettato per i provider di servizi di infrastruttura cloud.
Nello specifico, Aruba è il primo provider italiano ad ottenere la dichiarazione di conformità al Codice di Condotta CISPE da parte di Bureau Veritas per le seguenti soluzioni: Cloud VPS, Cloud PRO, Private Cloud, Cloud Object Storage, Cloud Backup, DBaaS, DRaaS E IaaS SAP for Hana.