Studio Nutanix: le aziende del settore pubblico sono all’avanguardia nell’adozione del multicloud

di Redazione TecnoGazzetta

La ricerca rivela inoltre che il settore dell’istruzione pubblica è il più avanzato, con un’adozione doppia rispetto alla media globale

Nutanix ha annunciato i risultati globali relativi al settore della pubblica amministrazione del suo quarto report annuale Enterprise Cloud Index, che valuta i piani relativi all’adozione del cloud nel settore.

Enterprise Cloud Index

La ricerca mostra che, rispetto alla media globale, un numero maggiore di organizzazioni del settore pubblico ha adottato il multicloud come modello operativo IT primario, con una previsione di raddoppio dal 39% al 67% nei prossimi tre anni.

Il multicloud è sempre più diffuso ed oggi è la principale architettura IT in uso a livello mondiale, sia nel settore privato che in quello pubblico. Inoltre, il sotto-settore dell’istruzione pubblica vanta un livello di adozione (69%) doppio rispetto alla media globale. Tuttavia, la complessità della gestione dei vari cloud rimane una sfida importante, con l’85% delle organizzazioni del settore pubblico che afferma che una gestione semplificata di cloud diversi è fondamentale per operare con successo. Per affrontare le sfide principali relative a costi, sicurezza, interoperabilità e integrazione dei dati, il 75% delle organizzazioni intervistate concorda sul fatto che un modello multicloud ibrido, ovvero un modello operativo IT con più cloud sia privati che pubblici che garantisca la massima interoperabilità, sia l’ideale.

L’evoluzione verso un’infrastruttura IT multicloud che abbracci diversi cloud privati e pubblici è ormai una realtà in tutto il mondo, ed il settore pubblico è in ottima posizione“, ha affermato Chip George, Vice President of Public Sector di Nutanix. Per adottare con successo una strategia multicloud ed estendere le funzionalità dal core all’edge è necessario focalizzarsi sulla sicurezza intrinseca della piattaforma. Le organizzazioni del settore pubblico devono guardare a soluzioni per l’hybrid multicloud che soddisfino i requisiti di sicurezza, offrendo al contempo visibilità, facilità di gestione e applicazione coerente delle policy oltre a un attento controllo dei costi tra i diversi ambienti“.

Agli intervistati del sondaggio del settore pubblico è stato chiesto quali sono le loro sfide attuali in materia di cloud, su quali piattaforme eseguono le applicazioni aziendali e mission-critical e dove hanno intenzione di farlo in futuro. È stato loro chiesto anche dell’impatto della pandemia sulle decisioni recenti, attuali e future relative all’infrastruttura IT e i possibili cambiamenti in termini di strategia e priorità IT.

Di seguito i principali risultati del report di quest’anno:

  • Le organizzazioni del settore pubblico devono affrontare diverse sfide legate al multicloud, tra cui la protezione dei dati su più cloud (49%), la mobilità delle applicazioni (47%), la sicurezza (46%) e la gestione dei costi (45%). Inoltre, dato che l’87% di tutte le organizzazioni del settore pubblico globale ha citato la mancanza di alcune competenze IT per soddisfare le attuali esigenze aziendali, la semplificazione delle operazioni sarà probabilmente un obiettivo chiave per molti nel prossimo anno. Tuttavia, i leader IT si stanno rendendo conto che non esiste un approccio unico al cloud e che il multicloud ibrido è il modello ideale secondo la maggioranza degli intervistati (75%). Tale modello aiuterà ad affrontare alcune delle principali sfide legate alle implementazioni multicloud, fornendo un ambiente cloud unificato su cui le policy di sicurezza e di governance dei dati possono essere applicate in modo uniforme.
  • Le organizzazioni del settore pubblico sono ottimiste relativamente alla mobilità delle applicazioni, che rappresenta un fattore critico per l’ottimizzazione del multicloud. Sebbene il 75% delle organizzazioni del settore pubblico abbia spostato una o più applicazioni in un nuovo ambiente IT nell’ultimo anno, è una percentuale ben al di sotto della media dei diversi settori (91%). I principali fattori per l’adozione di tale modello sono il miglioramento della sicurezza e/o il rispetto dei requisiti normativi (33%), la possibilità di mantenere il controllo (31%) e le prestazioni (30%). Inoltre, il 76% ritiene che spostare un carico di lavoro in un nuovo ambiente cloud può essere costoso e richiede tempo, contro l’80% di tutti gli intervistati nei diversi settori: ciò conferma che la mobilità delle applicazioni viene percepita come meno problematica.
  • Le priorità IT del settore pubblico per i prossimi 12-18 mesi includono il miglioramento del livello di sicurezza (46%), lo storage (41%), l’implementazione del 5G (39%) e il miglioramento della gestione multicloud (39%). Gli intervistati del settore pubblico a livello globale hanno anche affermato che la pandemia li ha spinti ad incrementare la loro spesa per l’IT in alcune aree sottolineando il rafforzamento della loro posizione di sicurezza (55%), l’implementazione della tecnologia basata su AI in modalità self-service (50%) e l’aggiornamento dell’infrastruttura IT esistente (40%).

Per il quarto anno consecutivo, Vanson Bourne ha condotto una ricerca per contro di Nutanix, intervistando 1.700 responsabili delle decisioni IT in tutto il mondo tra agosto e settembre 2021. Il presente report è un’integrazione della quarta edizione del report globale principale Enterprise Cloud Index che si focalizza sui trend di implementazione e pianificazione cloud nel settore pubblico e si basa sulle risposte di 491 professionisti IT in quel mercato.

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