Indagine Epson: la giusta tecnologia di stampa può ridurre i consumi energetici

di Fabrizio Castagnotto

Dall’indagine Epson emerge che oltre il 60% dei responsabili, dei decisori e degli utenti che hanno un ruolo in ambito IT desidera ridurre la spesa per i consumi elettrici, ma non agisce per ottenerlo. Gli italiani sono meno sensibili della media europea.

Le stampanti a getto di inchiostro presenti nelle aziende in Europa, Medio Oriente e Africa sono solo il 19% del parco installato, meno di un quinto. Questo anche se, secondo una nuova ricerca di Epson, offrono opportunità di risparmio energetico potenzialmente enormi ed evidenti rispetto alle stampanti laser.

Dal sondaggio condotto sui 5.650 responsabili, decisori e utenti che hanno un ruolo in ambito IT è emerso che gli intervistati comprendono l’importanza delle stampanti inkjet: il 48% degli intervistati italiani (54% media europea) afferma che le stampanti inkjet contribuiranno a raggiungere gli obiettivi di riduzione dei costi.

Questo dato è influenzato dagli incredibili aumenti del prezzo dell’energia: infatti il 42% in Italia (contro il 63% in Europa) afferma di voler ridurre i costi energetici, mentre il 57% (62% in Europa) afferma di essere preoccupato per il consumo di energia delle stampanti.

Tuttavia, la proporzione di stampanti inkjet utilizzate negli uffici rispetto alle stampanti laser rimane bassa, anche se possono essere fino al 90% più efficienti dal punto di vista energetico, in funzione del tipo utilizzato.

Un dato che dovrebbe far pensare, visto che la Banca Mondiale ha recentemente affermato che i prezzi dell’energia quest’anno dovrebbero aumentare in media del 50%, che la maggior parte delle aree geografiche sta vivendo una crisi economica e molte attraversano una crisi energetica.

Nel contesto della spirale dei costi energetici – ha commentato Luca Motta, Head of Sales Office Print di Epson Italiaè fondamentale che le organizzazioni traggano vantaggio da ogni opportunità disponibile per ridurre i costi. Le aziende devono adottare più rapidamente una tecnologia che offre un risparmio energetico. Una singola stampante non ridurrebbe di molto i costi, ma effettuare il passaggio dalle soluzioni laser a quelle inkjet per un intero parco stampanti porterebbe certamente a risultati significativi. E non è solo il costo che si riduce. Diminuire in questo modo i consumi energetici abbasserebbe notevolmente anche il volume di emissioni di CO2 prodotte, contribuendo ad alleggerire le problematiche relative alla sostenibilità”.

Non a caso, il 64% degli intervistati in Italia (il 71% in Europa) ha affermato che la gestione tecnologica e il controllo del parco di periferiche è una parte importante e specifica della politica ambientale e di sostenibilità della propria organizzazione: un semplice passaggio dalla tecnologia laser a quella inkjet sarebbe un passo significativo verso una soluzione. I risultati completi della ricerca sono disponibili per il download nel report “Le periferiche IT non sono più periferiche”

Italia vs Europa: nel nostro Paese c’è meno consapevolezza.

–       Secondo il 68% degli italiani (70% in Europa) un migliore accesso a stampanti affidabili è essenziale per l’organizzazione e gli utenti;

–       il 62% degli italiani (66% in Europa) si è concentrato sull’implementazione di nuovi modi per ridurre i costi energetici;

–        il 62% degli italiani (65% in Europa) ritiene che il controllo dei consumi energetici della tecnologia diventerà una questione fondamentale nei prossimi 12 mesi.

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