L’anno della ripresa: il 2022 è stato un successo per il fashion e-commerce

di Redazione TecnoGazzetta

Il 63% degli e-shop online partner di STILEO partecipanti all’indagine ha registrato una crescita di fatturato nel 2022. Il 66% di essi prevede che nel 2023 le condizioni del mercato si stabilizzeranno o miglioreranno
 Stileo.it, il più grande aggregatore fashion online sul mercato italiano e parte del gruppo GLAMI, motore di ricerca di moda leader in Europa, presenta per la prima volta in Italia il suo annuale report “Year in Review”, con la quale la piattaforma rivela quali sono i risultati dell’e-commerce di moda che hanno dominato lo scorso anno e individua quali parametri caratterizzeranno il mercato online del settore fashion nel 2023. Stando alla ricerca, condotta per la prima volta a livello locale, nonostante il 2022 sia stato un anno pieno di contraddizioni per i fashion e-commerce, si è concluso con una nota positiva e con aspettative fiduciose per il 2023.

Il ritorno al consumo

Il 2022 è stato l’anno in cui i fashion retailer si sono riavvicinati alla normalità e sono tornati a poter soddisfare i bisogni dei consumatori, sempre alla ricerca di nuovi capi per diverse occasioni. Tuttavia, nel corso dell’anno, il settore del fashion e-commerce ha dovuto affrontare uno scenario dominato dalle incertezze, causate dalla guerra in Ucraina che ha a sua volta generato una serie di conseguenze, come la crisi energetica in tutta Europa e l’inflazione alle stelle. Non essendo una categoria di prima necessità, i fashion retailer non sapevano cosa aspettarsi dall’alta stagione con il Black Friday e lo shopping natalizio. Se l’inflazione, le sfide geopolitiche e la crisi energetica del 2022 hanno influenzato il comportamento dei consumatori, il calo del potere d’acquisto non ha tuttavia influito in modo significativo sugli shop di moda online. Come emerge dall’indagine STILEO, oltre il 63% degli e-shop online partner della piattaforma ha registrato infatti una crescita di fatturato. Nel complesso, il 56% degli e-commerce di moda partecipanti al sondaggio ha percepito il 2022 come un anno positivo per quanto riguarda i risultati commerciali ottenuti.

Le sfide principali

Il mercato della moda ha dovuto affrontare una serie di sfide complesse, tra cui l’aumento dei prezzi pubblicitari, dei costi di trasporto, dei prezzi dell’energia, degli affitti e dei materiali e le interruzioni delle supply chain. Secondo il report annuale di STILEO, la sfida principale per gli e-shop di moda italiani è stata l’aumento dei costi della pubblicità, che ha preoccupato il 63% dei negozi intervistati, seguita dall‘inflazione che ha colpito l’intero sistema del fashion e-commerce e che ha rappresentato un ostacolo per il 44% degli e-shop, a pari merito con la diminuzione dei profitti dovuta dalla necessità di proporre sconti più elevati per soddisfare le esigenze dei clienti.

Cosa ci si aspetta nel 2023 per l’e-commerce?

L’industria della moda ha registrato una forte ripresa a livello mondiale nel 2021 e in gran parte del 2022. Ma in un mercato incerto come quello attuale, le aspettative di una ripresa continua possono ridimensionarsi rapidamente. Nonostante ciò, i rappresentanti italiani del fashion e-commerce rimangono in gran parte ottimisti per il prossimo anno: stando all’indagine, il 66% prevede che le condizioni del mercato miglioreranno o che almeno rimarranno invariate, mentre solo l’11% si aspetta risultati decisamente negativi. Inoltre, la maggior parte dei negozi partecipanti all’indagine di STILEO ha dichiarato di volersi concentrare sulla crescita delle vendite nell’anno nuovo.
L’inflazione e l’incertezza economica spingono gli e-shop a concentrarsi sulle sfide da affrontare a breve termine. Di conseguenza, le necessità principali sono l’aggiunta di più canali al marketing mix (67%) e una maggiore concentrazione sulle attività di brand building (63%). Altre priorità che il settore del fashion e-commerce si prefissa consistono nella riduzione dei costi operativi (48%), e in molti vorrebbero espandere l’attività in nuovi paesi (41%).

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