Caso Meta, cosa ci insegna sul futuro e quanto influiscono le emozioni sul mercato?

di Redazione TecnoGazzetta

Dopo il balzo del titolo di Meta la scorsa settimana, che ha raggiunto il +24,3% superando le aspettative degli analisti, con un valore poco sotto i $190, nasce spontanea la riflessione sui comportamenti degli investitori in questi momenti di tensione.

Se è vero, infatti, che la maggioranza delle teorie economiche parte dalla constatazione che l’individuo giochi un ruolo razionale nel mercato, vi sono alcune situazioni particolarmente interessanti, come le bolle speculative, che dimostrano l’effettivo ingresso in campo della finanza comportamentale, “una branca di studio che indaga il movimento dei mercati includendo nel proprio modello alcuni principi di psicologia legati all’individuo, che sostiene che quando una serie di persone mostrano comportamenti che si staccano dalla razionalità, questo potrebbe incidere effettivamente sul mercato”.

Sembrano due mondi paralleli, la finanza e il pugilato, eppure hanno in realtà molto in comune. Lo testimonia il suddetto caso Meta, un evento inaspettato che ha colto di sorpresa gli analisti e ha dimostrato come sia indispensabile accumulare nel tempo e resistere alle tensioni e all’emotività del momento, tenendo fede a una strategia nonostante gli scetticismi generalizzati. Francesco Casarella, Italian Site Manager di Investing.com: “Investire è come salire sul ring, servono mesi di allenamento e preparazione mentale per combattere poi solo qualche round”.

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