I criminali informatici ricorrono a Telegram per aggirare ChatGPT

di Redazione TecnoGazzetta

Check Point Research

(CPR), la divisione Threat Intelligence di Check Point Software, ha dimostrato che i criminali informatici utilizzano i bot di Telegram per aggirare le restrizioni poste da ChatGPT, nei forum underground.

I bot utilizzano le API di OpenAI per consentire la creazione di e-mail o di codici malevoli.

Gli aggressori che creano i bot, attualmente, concedono fino a 20 query gratuite per poi richiedere successivamente un pagamento di 5,50$ per ogni 100 query. Sergey Shykevich, Threat Group Manager di Check Point Software: “In quanto parte della sua content policy, OpenAI ha creato barriere e restrizioni per evitare la creazione di contenuti malevoli sulla sua piattaforma. Tuttavia, i cybercriminali hanno le capacità per aggirare le restrizioni di ChatGPT, ed è in corso una discussione attiva nei forum clandestini che rivela come utilizzare le API di OpenAI per aggirare queste limitazioni. A questo scopo vengono creati bot su Telegram che utilizzano l’API e che vengono pubblicizzati nei forum di hacking per aumentarne l’esposizione. La versione attuale dell’API di OpenAI è utilizzata da applicazioni esterne e ha pochissime misure anti-abuso. Di conseguenza, consente la creazione di contenuti pericolosi, come e-mail di phishing e codici malware, senza le barriere imposte da ChatGPT per la propria interfaccia utente. Dobbiamo essere consapevoli che i criminali informatici continueranno a cercare modi per aggirare le restrizioni di ChatGPT”.

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