Salvaguardare i dati sanitari in contesti difficili: la scelta di EMERGENCY

di Redazione TecnoGazzetta

EMERGENCY affronta molte sfide logistiche. Data la lontananza di alcune strutture mediche dell’organizzazione, la connettività di rete è spesso molto scarsa. A ciò si aggiungono budget orientati alle operazioni in missione più che alla gestione interna e il fatto che il personale sul campo cui ricorre l’organizzazione non sempre ha familiarità con la tecnologia.

La ONG inoltre conserva, tratta e archivia una quantità significativa di dati sensibili, come le cartelle cliniche dei pazienti, che possono richiedere frequenti accessi e follow-up.

Rolando Bricchi, Direttore IT di EMERGENCY, ha intrapreso un’analisi del rischio sulla sicurezza dei dati per capire quali fossero le aree più problematiche da coprire in via prioritaria. Ciò ha portato l’associazione a comprendere la propria particolare vulnerabilità agli attacchi informatici. La potenziale perdita di dati critici e i tempi di inattività del sistema associati a un eventuale attacco potrebbero facilmente influire sull’assistenza e sul trattamento assicurata da EMERGENCY, rendendo la sicurezza degli endpoint una priorità palese e urgente.

Immagini gentilmente concesse per uso editoriale

EMERGENCY ha quindi scelto VMware Carbon Black Cloud Endpoint Advanced, che ha aiutato l’organizzazione a centralizzare la risposta ai problemi, riducendo al minimo la responsabilità dell’utente finale. La maggiore visibilità offre al team una comprensione più ampia che mai dell’ambiente IT dell’organizzazione, consentendo a EMERGENCY di adottare un approccio maggiormente proattivo e strategico alla sicurezza, e, dunque, di concentrarsi sulla sua missione, fornendo il miglior trattamento e assistenza a chi si trova in ambienti difficili.

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