Accordo triennale Università di Bologna-Panopto per didattica innovativa, digitale, inclusiva

di Fabrizio Castagnotto

Un modello di sviluppo su quattro livelli, dal self-service per creare materiali didattici di base alla produzione di MOOC. Panopto è presente in 22 delle 25 università più prestigiose al mondo 

Per i prossimi tre anni Panopto sarà la tecnologia chiave scelta da Alma Mater Studiorum – Università di Bologna come piattaforma di gestione video nell’ambito di un approccio alla formazione sempre più potenziato dal digitale.

Un accordo che porta Panopto a collaborare con la più antica Università del mondo occidentale, ma fortemente orientata al futuro e che ha saputo reagire all’emergenza Covid-19, mostrando quanto didattica e digitale siano oggi un connubio inscindibile, su cui continuare a investire.

«Superata l’urgenza dei primi mesi in cui la priorità era portare online le lezioni – sottolinea Enrico Lodolo, Dirigente Area Sistemi e Servizi informatici, Alma Mater Studiorum Università di Bolognaabbiamo ragionato sulle prospettive evolutive della didattica, accelerate dall’emergenza, per arrivare allo sviluppo di un modello più articolato di virtual learning environment, in cui certamente il sistema di video content management riveste un ruolo centrale. Abbiamo quindi trovato in Panopto il partner ideale in grado di supportare il passaggio progressivo dalla didattica più convenzionale, sincrona – aiutata dal digitale – alle forme più innovative, flipped classroom e didattica invertita, grazie anche alla sua forte specializzazione per le università».

Il modello di sviluppo immaginato dall’Università di Bologna prevede quattro livelli: al primo, definito self-service, il docente con gli strumenti della piattaforma è in grado di produrre materiali didattici di base – esempio, registrazioni della lezione – per la didattica sincrona; al secondo, vengono messe a disposizione delle piccole sale di registrazione per produrre contenuti di qualità intermedia; il terzo livello è un servizio di riprese professionali per realizzare materiale che va al di là delle lezioni e contribuirà a creare un patrimonio dell’ateneo, ad esempio esperimenti scientifici difficili da riprodurre, di cui Panopto diventa repository; l’ultimo livello, infine, consente la produzione di MOOC (Massive open online course).

«Il 2020 è stato l’anno che ha visto investimenti economici in tecnologie senza precedenti da parte di scuole e università, chiamate a sfide rese ancor più stringenti dalla pandemia: non solo raggiungere gli studenti con la didattica online, ma anche coinvolgerli e soprattutto farlo con continuità, lungo tutto il loro percorso di studi. Essere al fianco dell’Università di Bologna per strutturare una didattica digitale avanzata, accessibile e inclusiva – ha commentato Alessandro Plantamura, Direttore Istruzione di Seidor Italy è per noi motivo di grande soddisfazione. Le nuove tecnologie per l’apprendimento sono il fulcro del processo di trasformazione in atto nel sistema educativo italiano e internazionale: Panopto è protagonista di questa evoluzione insieme a un’Istituzione di riferimento per la sua storia e per il futuro che sta tracciando».

La necessità di un’istruzione digitale di alta qualità, inclusiva e accessibile emerge chiaramente anche dal nuovo Piano d’azione per l’istruzione digitale (2021-2027) della Commissione Europea. Significativi, in questo senso, i risultati della consultazione pubblica indetta sul piano tra giugno e settembre 2020: quasi il 60% degli intervistati non aveva utilizzato l’apprendimento a distanza e online prima della crisi, evento che per il 95% segna un punto di non ritorno per il modo in cui la tecnologia viene utilizzata nell’istruzione e nella formazione; il 60%, poi, ritiene di aver migliorato le proprie competenze digitali durante la crisi e oltre il 50% degli intervistati vuole fare di più. Le risorse e i contenuti didattici online, infine, devono essere più pertinenti, interattivi e di facile utilizzo.

«La facilitazione dell’interazione degli studenti in remoto – conclude Lodolo – è un altro aspetto interessante che stiamo sperimentando con la piattaforma Panopto. Alcuni docenti, infatti, hanno iniziato a richiedere agli studenti di presentare i loro progetti sotto forma di video, ad esempio pillole formative con elementi di base che vengono poi condivise con chi frequenta i primi anni».

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