Oggi, 7 febbraio, si celebra il Safer Internet Day, la Giornata Mondiale per la Sicurezza in Rete istituita per promuovere la consapevolezza sulle potenziali attività pericolose in cui può imbattersi l’utente medio che naviga online. Internet infatti è al contempo un luogo altamente formativo e una miniera di risorse, ma anche un terreno fertile per le attività criminali.
Soprattutto i bambini rischiano di cadere vittime dei criminali informatici, se non dispongono degli strumenti e delle conoscenze di base per muoversi in sicurezza nel web. In quanto nativi digitali, tuttavia, i ragazzi di oggi assimilano con rapidità tutto ciò che è legato alle tecnologie, e sarà quindi facile illustrare loro alcuni accorgimenti indispensabili per navigare in Internet. Adottando un approccio proattivo, i vostri figli potranno muoversi in rete in modo sicuro, con una minima intrusione nella loro privacy da parte vostra.
Ecco le indicazioni di Acronis, leader globale della Cyber Protection.
Monitorate le abitudini di gioco online dei figli e soprattutto le persone con cui interagiscono.
Negli ultimi dieci anni, la popolarità del gaming online è cresciuta in modo dirompente, con giochi come Minecraft e Roblox che hanno permesso ai giovani di connettersi e interagire con giocatori di tutto il mondo. Purtroppo, è anche un invito ai potenziali predatori che considerano i ragazzi un facile bersaglio. In un recente studio si legge che oltre il 40% dei ragazzi connessi tra i 10 e i 14 anni ammette di parlare online con sconosciuti. Per contrastare queste minacce, i genitori possono intraprendere alcune azioni che garantiscono ai figli la massima protezione, senza incrinare gli aspetti sociali positivi del giocare online con gli amici. Verificate, ad esempio, che le opzioni di chat, sia di testo che vocali, siano disattivate, non tanto per i compagni di scuola ma almeno per gli sconosciuti. Ricordate ai ragazzi di utilizzare appieno la funzionalità di “blocco” di cui dispongono i giochi, e di applicarla liberamente a chiunque li faccia sentire anche minimamente a disagio.
Assicuratevi che i ragazzi non possano fare pagamenti in-app o online.
Oltre a intervenire per proteggere i figli dagli sconosciuti, è altrettanto importante accertarsi che non possano acquistare nulla tramite le app e i siti web con cui interagiscono. Sono soprattutto i giochi sui dispositivi mobile a rendere estremamente facile l’acquisto di valute o cosmetici (personalizzazioni del gioco), con una procedura nota come microtransazione che può essere attivata con pochi tocchi sul display anche dai più piccini, in modo non intenzionale. Una ricerca rivela che oltre l’8,2% dei genitori riferisce che i propri figli hanno speso più di 100 dollari al mese in acquisti tramite giochi mobile. Fate in modo che i pagamenti siano possibili solo tramite password e bloccate PIN, impronta digitale o altri metodi di pagamento sulle app alla portata dei vostri figli.
Proteggete i dati privati dei vostri figli.
La privacy dei dati è una preoccupazione crescente tra gli utenti connessi e ciclicamente i notiziari riferiscono di nuove gravi violazioni. Le Nazioni Unite segnalano che oltre l’80% dei ragazzi ha una presenza digitale già prima dei due anni di età, il che solleva timori sulle informazioni condivise dai genitori. Inoltre, i ragazzi devono imparare quali informazioni possono condividere e quali devono rimanere private, sapendo che anche le conversazioni tra amici fidati o le informazioni personali archiviate nei profili online possono potenzialmente finire nelle mani delle persone sbagliate. Occorre spiegare ai ragazzi che alcune informazioni, come l’indirizzo o il nome completo, non vanno mai condivise, se non su siti web approvati e utilizzati dalle scuole che frequentano. Verificate anche che i profili online dei ragazzi siano privati, e quindi visibili soltanto a persone autorizzate. Infine, quando pubblicate foto o informazioni sui vostri figli sui social, tenete sempre presente chi potrà vederle e di quali intenzioni potrebbe avere.
Controllate le impostazioni degli account dei vostri figli.
Oltre alla possibilità di impostare l’account su “privato”, la maggior parte delle reti di social media consente l’attivazione o la disattivazione di singole funzionalità o di impostazioni della privacy. Ciò vi consente di definire in modo specifico le modalità di interazione dei ragazzi con le piattaforme. Potete, ad esempio, disabilitare la messaggistica istantanea o impostare limiti orari quotidiani per l’utilizzo di una app sul telefono o sul tablet dei ragazzi. Il 66% dei genitori di ragazzi tra i 12 e i 17 anni riferisce che i figli hanno almeno un account di un social media; senza adeguate impostazioni della privacy, rischiano quindi di esporre informazioni sensibili a un vasto pubblico.
Siate sempre pronti all’ascolto.
Monitorare l’utilizzo che i ragazzi fanno di Internet riduce le potenziali minacce a cui sono esposti, ma resta imprescindibile dotarli delle competenze adeguate a vivere serenamente e in riservatezza le proprie attività online. Internet è un luogo molto vasto e le minacce informatiche sono in costante evoluzione: realisticamente, non è possibile essere pronti a ogni evenienza. Per questo, riteniamo che il suggerimento più importante di tutti sia di mantenere sempre un dialogo aperto e onesto con i figli. Fate capire loro che possono parlarvi sempre di qualunque cosa vedano o sperimentino online, senza dover temere eventuali conseguenze negative. Inoltre, come in altre situazioni sociali, devono poter contare su di voi in caso di episodi di bullismo o cyberbullismo. Oltre la metà dei ragazzi connessi afferma di ricevere messaggi molesti online, un danno che può essere circoscritto se i ragazzi sanno come bloccare e ignorare correttamente messaggi di questo tenore.
I vincoli e le restrizioni della pandemia hanno promosso l’enorme diffusione del lavoro da remoto e della scuola a distanza, rendendo più importanti che mai le misure per la sicurezza online. I malintenzionati sono costantemente al lavoro, alla ricerca di denaro e informazioni riservate, e le loro tattiche diventano sempre più sofisticate. Ma non bisogna avere paura, perché utilizzando le conoscenze e i software giusti è possibile esplorare in sicurezza il web e le tante risorse che offre.
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