PoliTo: RESTART fa il punto ad un anno dall’avvio

di Fabrizio Castagnotto

Il Partenariato Esteso, finanziato dall’Unione Europea nell’ambito del PNRR, si è riunito a Bologna il 30 e 31 gennaio in  occasione del Plenary Dissemination Workshop, con l’obiettivo di fare il punto sullo stato di avanzamento dei lavori e discutere  insieme del futuro del programma.  

Il Partenariato RESTART – “RESearch and innovation on future Telecommunications systems and networks, to make Italy  more smART”, si è riunito a Bologna il 30 e 31 gennaio in occasione del Plenary Dissemination Workshop, un evento  pubblico per presentare i risultati ottenuti durante il primo anno di attività e definire collegialmente le iniziative future.

RESTART è finanziato dall’Unione Europea – NextGenerationEU nell’ambito del PNRR e rappresenta il più importante  programma mai finanziato in Italia per la ricerca e sviluppo nel settore delle Telecomunicazioni. Esso ha l’ambizioso  obiettivo di contribuire a delineare l’evoluzione del settore in Italia.

L’evento, organizzato ad un anno dall’avvio del programma e ospitato dal WiLab National Laboratory of Wireless  Communications – del CNIT Consorzio Nazionale Interuniversitario per le telecomunicazioni – si è sviluppato su due giorni,  con una ricca agenda di appuntamenti, che ha visto innanzitutto presentazioni da parte dei responsabili delle Missioni  (ovvero le traiettorie strategiche del programma) seguite dall’alternarsi di sessioni scientifiche, panel con ospiti di  rilevanza nazionale e internazionale e sessioni di poster e demo.

Dopo i saluti di apertura del Professor Roberto Verdone, organizzatore dell’evento e responsabile della Missione 5 – Education & Training, il Professor Nicola Blefari Melazzi, Presidente della Fondazione RESTART e il Professor Antonio Capone, coordinatore scientifico di RESTART e Vice-Presidente della Fondazione, hanno fornito una panoramica generale  sull’avanzamento dei lavori e sulle prospettive future del programma. 

Una macchina ormai bene avviata, che deve accelerare per puntare sempre a migliorare e a migliorarsi: questo lo stato  attuale di RESTART, come dimostrano anche gli ottimi riscontri da parte del MUR e dei revisori internazionali. La volontà  è quindi quella di fare ancora di più, per riuscire a generare impatto nel mondo reale.

Il programma prevede, oltre alla ricerca, numerose iniziative trasversali promosse dalle Missioni che lo compongono. Alle  attività previste in fase di proposta sono state aggiunte delle cosiddette “Grand Challenges”: 19 sfide legate a tematiche  prioritarie, pensate per comunicare in modo efficace e diretto l’operato dei 32 progetti di RESTART, che in questo modo  trovano rilevanza non soltanto a livello scientifico, ma come risultati tangibili e da proporre ai policy makers. Queste Grand  Challenges saranno infine usate come strumento per aumentare l’impatto e lo sfruttamento delle soluzioni sviluppate  dal programma, diventando degli abilitatori che renderanno proficui gli investimenti effettuati.

Momenti chiave della due giorni di lavori sono stati i panel che hanno riunito relatori nazionali ed internazionali per  discutere di temi cardine per il settore. Il primo si è concentrato sui cambiamenti in atto nel mondo delle  Telecomunicazioni. Il secondo, invece, ha aperto il dibattito ad una prospettiva internazionale, fornendo una preziosa occasione di confronto, grazie al contributo di rappresentanti di sei iniziative analoghe a RESTART, ma condotte in altri  Paesi europei e che insieme rappresentano una cifra molto ragguardevole di finanziamenti alla ricerca e sviluppo,  dell’ordine dei 2 miliardi di euro.

Particolare il format previsto, invece, per le sessioni tecnico-scientifiche, condotte a partire da un approccio tutoriale,  grazie ad un chair dal duplice ruolo di relatore e tutor, con l’obiettivo di unire la comunità di RESTART su tematiche anche  lontane dalle competenze dei singoli, in modo tale che tutti, indipendentemente dalla propria specializzazione, potessero  essere in grado di seguire gli interventi e partecipare attivamente alla discussione.

Per stimolare ulteriormente l’interazione e il networking tra i partecipanti, è stato indetto un premio per i migliori poster:  alla fine delle poster sessions organizzate durante le due giornate di workshop, è stata aperta una votazione che ha  decretato il “Best poster” e i “Best poster runner-up”, con un sistema di voto finalizzato ad incentivare la collaborazione  tra gli enti partner.

Non solo Plenary Dissemination Workshop: Bologna è stata anche la sede del 1° RESTART Camp sulle Soft Skill Leadership, Team Working e Public Speaking per una carriera da ricercatore, l’iniziativa organizzata nell’ambito della Missione  5 – Education & Training del programma e dedicata alle competenze relazionali/sociali. Cinque giorni di training rivolti a laureati, dottorandi, post-doc, junior researcher o chiunque volesse rafforzare le soft skill per avere maggiore successo

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