Un tweet ha aperto una grande discussione sul mondo dei videogame in Italia.
Le reazioni sono state immediate, tanto che lo stesso Calenda ha circoscritto il problema: “Il problema è la passività rispetto alla lettura e al gioco. Reagisci non agisci. Inoltre abituano la mente a una velocità che rende ogni altra attività lenta e noiosa.”
Non è bastato, poco dopo forse la spiegazione definitiva: “Calma. Non ho detto che chi usa i giochi elettronici è un imbecille. Ho parlato di una mia scelta di genitore spiegandone le ragioni.”