Si è svolta a inizio dicembre in formato digitale l’edizione 2021 del TrustInTech Summit di Huawei, incentrato quest’anno sul tema della collaborazione globale per la creazione di valore condiviso.
L’evento ha visto la partecipazione di ospiti illustri provenienti da tutto il mondo, tra cui Neil Bush, Presidente e Fondatore della George H.W. Bush Foundation for US-China Relations, Pascal Lamy, ex-Direttore Generale dell’Organizzazione Mondiale del Commercio (OMC), William Nordhaus, premio Nobel per l’economia nel 2018, H.E. Satvinder Singh, Vice-segretario Generale dell’Associazione delle Nazioni del Sud-est asiatico (ASEAN), Derrick Pitts, NASA Solar System Ambassador, e Hou Jinlong, Senior Vice President di Huawei e Presidente di Huawei Digital Power.
Con la consapevolezza del fatto che l’umanità è ormai entrata in un’era in cui gli interessi, le sorti e il futuro di tutti nella società globale sono strettamente interconnessi, è stata espressa, nel corso dell’evento, la necessità di sforzi congiunti per far fronte alle sfide comuni. “C’è bisogno di mitigare la de-globalizzazione per evitare di rendere il mondo un posto peggiore”, ha sottolineato Lamy.
La strada da seguire è quella della ricerca di un terreno comune, mettendo da parte le differenze e costruendo la fiducia. Oggi la lotta al cambiamento climatico è una missione condivisa in tutto il mondo e numerosi Paesi hanno annunciato il loro impegno a ridurre le emissioni di carbonio. A questo proposito, William Nordhaus ha affermato che le autorità governative dovrebbero accrescere i loro investimenti in ricerca e in tecnologie per la riduzione delle emissioni di carbonio.
Hou Jinlong ha poi commentato: “Nell’arco dei prossimi 30-40 anni, la digitalizzazione e la riduzione delle emissioni di carbonio acquisteranno sempre più importanza. La trasformazione digitale richiede tecnologie digitali, mentre la riduzione delle emissioni richiede tecnologie dell’elettronica di potenza. Con l’ulteriore diffusione di questi trend, l’industria energetica globale si trasfomerà e, guidata dalla tecnologia, diventerà indipendente dalle risorse. Al fine di perseguire l’innovazione nell’ambito delle energie pulite, della digitalizzazione dell’energia, dell’elettrificazione dei trasporti, delle infrastrutture ICT sostenibili e dell’energia intelligente integrata – ha proseguito Hou – stiamo collaborando con clienti e partner in tutto il mondo per costruire case, fabbriche, campus, villaggi e città a ridotte emissioni di carbonio. Ciò favorirà il passaggio da un mondo a basse emissioni di carbonio a un mondo totalmente carbon-free”.
Huawei Digital Power ha finora supportato i propri clienti con soluzioni che hanno permesso di generare 443,5 miliardi kWh di energia green e di risparmiare 13,6 miliardi kWh di elettricità. Ciò equivale a una riduzione delle emissioni di carbonio di 210 milioni di tonnellate e alla piantumazione di 290 milioni di alberi.
Durante l’evento, è stato inoltre ribadito che la geopolitica non dovrebbe ostacolare la collaborazione tecnologica e l’innovazione. Neil Bush ha infatti espresso le sue preoccupazioni sul crescente isolamento globale affermando: “In molti stanno adottando una pericolosa mentalità a somma zero che sfida ogni buon senso. Il successo della Cina non toglie nulla al nostro e viceversa. Soprattutto nel campo della tecnologia, se la Cina e gli Stati Uniti collaborassero, sarebbe possibile innovare in maniera radicale e rivoluzionaria”.
La cooperazione internazionale ha permesso numerosi progressi nel campo della ricerca scientifica. Il Dottor Derrick Pitts ha infatti portato come esempio la “International Brain Initiative” e il “Thirty Meter Telescope”, che hanno visto la partecipazione collaborativa di ben sette diversi Paesi, sottolineando come la scienza progredisca maggiormente in un clima che incoraggia la diversità e le relazioni interdisciplinari.
In ultimo, è intervenuto al TrustInTech Summit Satvinder Singh, il quale ha parlato del ruolo chiave che aziende private come Huawei ricoprono nell’ottica di realizzare una ripresa economica inclusiva e sostenibile nell’area del Sud-est asiatico e in molti altri Paesi. Singh ha quindi invitato tutte le parti coinvolte ad agire in modo concreto, sostenendo che “dovremmo cogliere questa opportunità per fare della nostra ripartenza sociale ed economica un’esperienza di trasformazione e innovazione, investendo in soluzioni che ci aiutino ad affrontare questa transizione a livello sociale, ambientale ed economico, per una società e un pianeta più prosperi”.
CS