Meta presenta “You Destroy. We Create. The War on Ukraine’s Culture”

by Redazione TecnoGazzetta

Meta annuncia il lancio di You Destroy. We create. The War on Ukraine’s Culture, l’ultimo progetto della sua iniziativa VR for Good. Il nuovo film VR di 25 minuti di NowHere Media, You Destroy. We Create., esplora gli sforzi di ballerini, artisti di strada, DJ e altri performer per mantenere viva la cultura ucraina all’indomani dell’invasione russa del febbraio 2022.

Quando scoppia una guerra, l’impatto che ne deriva coinvolge ogni cosa, nei Paesi colpiti, e anche la loro cultura è automaticamente a rischio.

A volte l’obiettivo degli aggressori è quello di rubare preziosi manufatti culturali, mentre altre volte è semplicemente quello di distruggerli. Durante la Seconda guerra mondiale, ad esempio, Adolf Hitler diresse i suoi eserciti ad accaparrarsi le inestimabili collezioni di opere d’arte delle vittime, sforzi che sono stati ben documentati in libri e film e che per anni hanno visto coinvolti in diverse controversie gli stessi musei.

Ma la battaglia per la cultura e i manufatti culturali non appartiene solo al passato. Anzi, il mondo ne è di nuovo testimone in tempo reale. Secondo l’UNESCO, nei mesi successivi all’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, sono stati danneggiati più di 200 siti di rilevanza culturale, tra cui quasi 100 siti religiosi, 16 musei, 77 edifici di importanza storica e/o artistica, 18 monumenti e 10 biblioteche. Questo nonostante il fatto che sia la Russia che l’Ucraina siano firmatarie della Convenzione dell’Aia del 1954, che riconosce che i danni ai beni culturali di qualsiasi Paese danneggiano “il patrimonio culturale di tutta l’umanità, perché ogni popolo contribuisce alla cultura del mondo”.

Ancora oggi, mentre la guerra in Ucraina infuria, tantissime persone rischiano la vita per garantire la sopravvivenza alla cultura del Paese, sia attraverso la conservazione dell’arte esistente sia attraverso la creazione o l’esecuzione di nuove opere.

La storia di questi coraggiosi artisti, performer e curatori è al centro di You Destroy. We create. The War on Ukraine’s Culture, l’ultimo progetto dell’iniziativa VR for Good di Meta, che favorisce e promuove la narrazione immersiva con un impatto sociale. Il film, prodotto da NowHere Media, esamina da vicino gli sforzi di ballerini, artisti di strada, performer, DJ e altri che lottano per mantenere viva la cultura ucraina dopo l’invasione russa dello scorso febbraio.

Le storie di guerra raccontate in VR

Esaminare la natura della guerra è da tempo uno dei punti di forza della narrazione VR. Nel corso degli anni, i registi che hanno creato contenuti per la piattaforma Quest hanno esplorato temi diversi come la Casa di Anna Frank, la guerra in Uganda vista attraverso gli occhi di una bambina, la paura delle armi nucleari e la resistenza all’occupazione nazista.

Come per queste precedenti iniziative, You Destroy. We Create. sfrutta la capacità unica della VR di immergere l’utente in una narrazione. Per gli spettatori, “la guerra è onnipresente, ma è distante perché la si vede sempre attraverso una finestra dello schermo del telefono o del monitor della TV“, afferma Gayatri Parameswaran, cofondatrice di NowHere Media. “La VR offre al pubblico uno spazio intimo per ascoltare le storie delle persone con cui abbiamo lavorato e porta ad aumentare le emozioni e la sensazione di essere più vicini alle persone nel film. E questo porta a casa l’essenza del conflitto in modo esperienziale“.

Con You Destroy. We Create., NowHere Media ha voluto aiutare gli spettatori ad ampliare la loro comprensione di come gli ucraini siano vittimi della guerra. “Si stanno anche difendendo attivamente dall’aggressione non solo con le armi, ma anche con l’arte e sul fronte culturale“, afferma il cofondatore di NowHere Media Felix Gaedtke.

Avendo già contribuito alla VR for Good con Home After War, un’esplorazione immersiva della città irachena di Fallujah negli anni successivi alla fine del conflitto, Gaedtke e Parameswaran erano certi che il loro nuovo progetto fosse perfetto per l’iniziativa in corso da parte di Meta. La loro casa di produzione berlinese lavora all’intersezione tra narrazione, impatto e tecnologia, e i due registi sapevano che il modo in cui You Destroy. We Create. utilizza la tecnologia per promuovere il cambiamento sociale è coerente con la missione di VR for Good.

Sebbene il film sia incentrato sui soggetti e sull’argomento, l’esperienza vissuta dai registi in Ucraina durante la produzione li ha aiutati a comprendere meglio, e quindi a spiegare meglio, la realtà della vita nel paese in crisi. Ad esempio, la troupe ha trascorso del tempo con l’artista di strada Gamlet, a soli 30 chilometri dal fronte nella città ucraina di Kharkiv. “Sentivamo costantemente le bombe sul campo di battaglia ed eravamo soggetti alle sirene dei raid aerei“, ricorda Gaedtke. “Vedere Gamlet e i suoi amici continuare a creare arte e a fare il loro lavoro è stato davvero stimolante“.

Certo, le continue sirene e il fatto che molte delle persone con cui Gaedtke e Parameswaran volevano collaborare fossero fuggite dall’Ucraina ha rallentato il loro programma di produzione. Ciò significava rimanere flessibili e pronti a tutto, oltre a essere grati per i progressi fatti.

E alcune delle esperienze vissute li hanno lasciati con un rinnovato entusiasmo nel raccontare le storie delle persone che hanno mantenuto viva la cultura ucraina durante la guerra. Gaedtke ricorda che Gamlet ha portato la troupe in un locale musicale di Charkiv che aveva appena riaperto per la prima volta dopo l’invasione russa. “Il proprietario del locale ci ha detto che posti come questo in tempi così difficili è molto importante“, racconta Gaedtke. “Dà ai residenti della città qualcosa a cui guardare e porta allegria in un’esistenza altrimenti desolata“.

Quando si pensa alla vita in una zona di guerra, si potrebbe immaginare che la cosa migliore da fare sia rintanarsi e cercare di stare al sicuro. Ma una delle lezioni chiave di You Destroy. We Create. è che c’è un valore enorme nel creare e preservare la cultura durante una guerra.

Giorno dopo giorno, gli eroi che si sono assunti l’onere di salvare la cultura ucraina si sono trovati di fronte a domande importanti come “cosa succede quando i musei devono nascondere le loro collezioni invece di mostrarle?”, “cosa significa essere un musicista quando il tuo Paese è sotto assedio?”, o “cosa significa essere un artista di strada mentre i colpi vengono sparati indiscriminatamente su di te?”. “La cultura è ciò che unisce le persone e dà loro identità“, spiega Parameswaran. “E l’arte è in grado di esprimerla in modi che nient’altro può fare. Queste sono le domande che i nostri protagonisti hanno dovuto porsi durante la guerra. E la risposta è ciò che fa il film“.

È possibile guardare You Destroy. We Create. The War on Ukraine’s Culture in qualsiasi momento, su Meta Quest TV.

 

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