Il contributo di Huawei all’economia e all’innovazione in Europa nel 2021

di Fabrizio Castagnotto

Dopo aver avviato le proprie attività in Europa con l’apertura di un centro di ricerca a Stoccolma (Svezia) nel 2000, Huawei ha continuato ad ampliare le proprie operations nel continente e oggi dispone di 27 strutture di ricerca in tutta Europa. Oltre a guidare importanti progetti di ricerca e a promuovere l’innovazione in Europa, soprattutto nel campo della digitalizzazione e delle tecnologie più avanzate, Huawei contribuisce allo sviluppo dell’economia europea e della società in generale sia con le sue attività sia con l’acquisto di beni e servizi da aziende europee.

In Europa, intesa come i 27 Stati membri più Islanda, Svizzera, Norvegia e Gran Bretagna, nel 2021 Huawei ha contribuito a creare valore aggiunto in diversi modi.

Il contributo all’economia è stato in totale di 12,3 miliardi di euro, in termini di valore aggiunto considerando gli impatti diretti e indiretti della presenza dell’azienda sui territori. Il contributo diretto è di 2,1 miliardi di Euro, deriva dalle operazioni europee di Huawei ed è approssimato includendo il pagamento dei salari. Il contributo indiretto è di 4,4 miliardi di Euro e deriva dagli acquisti di Huawei da fornitori europei, riguarda quindi le attività business-to-business in Europa dovute alla presenza di Huawei. A questo poi si somma un contributo indotto di 5,7 miliardi, che rispecchia la capacità di spesa e il conseguente contributo all’economia generato dai dipendenti di Huawei, dei suoi fornitori e sub-fornitori.

Huawei sostiene in totale circa 143.800 posti di lavoro in Europa, sia direttamente sia attraverso la sua catena di fornitura. Nel 2021 Huawei ha impiegato direttamente 12.800 lavoratori in Europa. Inoltre, Huawei ha sostenuto indirettamente circa 56.000 posti di lavoro tramite la sua catena di fornitura e altri 75.000 posti di lavoro sono stati sostenuti attraverso il contributo economico indotto di Huawei. I posti di lavoro sostenuti attraverso il contributo economico indiretto e indotto di Huawei riguardano principalmente i servizi alle imprese, la produzione e il commercio all’ingrosso e al dettaglio.

Complessivamente nel 2021 Huawei ha generato 5,2 miliardi di euro di entrate fiscali per i governi europei attraverso contributi diretti (valore aggiunto generato direttamente presso le sedi locali europee di Huawei), indiretti (derivanti dagli acquisti di Huawei presso i fornitori europei) e indotti (derivanti dalla spesa salariale dei dipendenti di Huawei).

Inoltre, Huawei promuove le attività di ricerca e l’innovazione in Europa investendo in molti progetti di Research&Development (R&D). Nel 2020, Huawei si è classificata al secondo posto nel EU Industrial R&D Investment Scoreboard, mentre a livello globale gli investimenti in R&D sono stati pari a quasi 19 miliardi di euro nel 2021. Huawei è anche il maggior richiedente di brevetti in Europa, con oltre 3.500 domande registrate presso l’Ufficio europeo dei brevetti nel 2021. I progetti sono spesso realizzati in collaborazione con università e istituti di ricerca europei di alto livello, il che non solo garantisce il finanziamento di progetti di ricerca accademici, ma porta anche alla condivisione delle conoscenze e a effetti di ricaduta sulla società.

Con i suoi investimenti in R&D in Europa, Huawei può essere considerata una azienda trainante nel raggiungimento degli obiettivi politici europei relativi all’innovazione e alla digitalizzazione, entrambi fondamentali per consentire la ‘transizione verde’.

Per studiare e quantificare in modo accurato il proprio contributo all’innovazione e alla crescita economica dell’Europa, Huawei ha scelto come partner la società di consulenza danese Copenhagen Economics.

È possibile scaricare il report completo al seguente link: https://copenhageneconomics.com/wp-content/uploads/2022/10/Copenhagen-Economics-The-economic-contribution-of-Huawei-in-Europe-2021_final_11Oct.pdf

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