Lo smart working in Italia cresce del 40% con oltre 250.000 lavoratori ‘agili’ (Fonte: Osservatorio Smart Working della School of Management del Politecnico di Milano)
La trasformazione digitale sta ridefinendo il concetto del tradizionale posto di lavoro verso un modello più flessibile e altamente collaborativo non più legato al concetto di lavoro stanziale nel classico orario da 9-18. La forza lavoro evolve verso un modello cosiddetto agile o smart working.
Con la Legge n. 81/2017 c’è per la prima volta in Italia un quadro normativo definito sullo smart working. A maggio scorso, il ddl è diventato legge dopo quasi 15 mesi dal varo in Consiglio dei ministri e si applica anche alla pubblica amministrazione.
IDC stima che il mercato delle applicazioni di collaborazione – parte fondamentale del corredo operativo dei futuri lavoratori si svilupperà con tassi di crescita importanti e si sposterà quasi del tutto sul cloud (nel 2021 in Europa, l’80% del giro d’affari di questo mercato deriverà dal public cloud). Dall’Osservatorio Smart Working del Politecnico di Milano emerge che a dare impulso all’adozione di politiche di smart working sono le tecnologie digitali che rendono possibile il lavoro in mobilità facilitando la comunicazione, la collaborazione e la condivisione indipendentemente dalla presenza fisica dei lavoratori. A rendere possibile lo smart working sono le workspace technology quindi i software di collaboration, i servizi e gli strumenti per la mobilità, l’accessibilità e la sicurezza. TeamViewer®, principale fornitore di software a livello mondiale per le reti digitali e la collaborazione, è da sempre in prima linea nel facilitare il lavoro agile con soluzioni all’avanguardia che consentono l’accesso remoto semplice, sicuro e la collaborazione online.
La pubblica amministrazione e le aziende private italiane guardano allo smart working come modalità di flessibilità e conciliazione tra lavoro e vita familiare, con la possibilità di lavorare da qualsiasi località; spostandosi in parallelo sempre più verso concetti di condivisione come il co-Working e il desk sharing tra telelavoratori/smartworker e personale che si reca in ufficio per brevi periodi (qualche giorno la settimana o al mese). Il lavoro agile porta benefici in termini di aumento della flessibilità e della produttività, di riduzione del traffico urbano, di riduzione dei tempi di spostamento e dello stress, contribuendo al miglioramento della qualità della vita e alla riduzione dell’inquinamento ambientale.
Sempre secondo i numeri tratti dall’indagine svolta dall’Osservatorio del Politecnico di Milano per l’edizione 2016 tramite un questionario al quale hanno risposto 2.229 lavoratori, risulta che impiegati (59%), quadri (35%), dirigenti (1%), hanno risparmiato 163 giorni e 4 ore di tempo negli spostamenti casa-lavoro. Spostamenti ridotti significa chilometri in meno, come i 58.438 “risparmiati” con mezzi privati a motore in un solo giorno nel 2016.
Inoltre, il modello smart working consente a dipendenti di diverse aree o sedi aziendali di collaborare facilitando l’innovazione, accelerando la risoluzione dei problemi e semplificare le iniziative. Uno studio condotto da TeamViewer rivela che il 72% dei lavoratori ‘mobili’ risulta essere più produttivo. Questa nuova forza lavoro agile dovrà disporre di soluzioni tecnologiche adatte per massimizzare efficienza e produttività. Questo vuol dire soluzioni per operare da remoto, per la collaborazione online disponibili per le principali piattaforme e sistemi operativi. Un altro fattore chiave quando si tratta di scegliere queste soluzioni è dato dall’usabilità e che si basa su un’interfaccia utente facile da capire (UI).
“TeamViewer è impegnata nel fornire soluzioni che facilitino la mobilità e il lavoro agile”, ha dichiarato Axel Schmidt, senior PR manager di TeamViewer: “sostenendo le aziende a ridurre la necessità di viaggiare, promuovendo la sostenibilità e migliorando l’efficienza e la produttività”.