Italiani disposti a cedere parte della privacy per offerte personalizzate

di Andrea Trapani

Secondo quanto emerso da una ricerca di settore condotta da Madzuli Agency, società belga di marketing digitale con sede a Milano, a poco più di un anno dall’entrata in vigore del GDPR, gli italiani si dichiarano meno propensi alla privacy e più favorevoli all’archiviazione dei propri dati per ricevere offerte commerciali personalizzate.

Quindi, per le aziende diventa determinante creare messaggi ben profilati, che portino alla fidelizzazione degli utenti. A seguito di un’offerta mirata, infatti, il 33% degli italiani afferma di aver cliccato subito sull’annuncio online, il 25% di aver visitato il sito web dell’inserzionista e il 21% di essersi recato fisicamente in un punto vendita. Inoltre, solo 1 partecipante su 5 ha confessato di aver attivato un blocco sull’adv, mentre ben 3 intervistati su 4 hanno dichiarato di aver acquistato in seguito alla ricezione di un annuncio pubblicitario online.

Il dispositivo più utilizzato è ovviamente lo smartphone (citato dall’87% degli intervistati) seguito dal laptop (65%).
Su questi device, il mezzo preferito per ricevere offerte o comunicazioni commerciali è la newsletter, indicata dal 56% dei partecipanti. 4 italiani su 5 dichiarano di collegarsi ai diversi siti appositamente per iscriversi alle newsletter e a farlo sono soprattutto i giovani (l’89% nella fascia under 34 e l’82% tra i 35 e i 54).

Positivo anche l’approccio verso i banner, visti come un ottimo supporto nelle decisioni di acquisto. Il 62% ha dichiarato di cliccarci subito, il 57% li ritiene utili per trovare il sito web di un marchio e il 46% li considera una discriminante per la scelta di un brand.

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