DayBreakHotels: “Da maggio le prenotazioni business sono cresciute del 300%”
Solo il 30% degli oltre 8 milioni di lavoratori agili nati durante la pandemia è rientrato in ufficio a settembre. Ad emergere in modo sempre più urgente, quindi, è la necessità per le società di integrare il lavoro da remoto come una soluzione stabile. Ma come rendere sempre più professionale e meno “domestico” lo smart working? La risposta sembra solo: portare la postazione di lavoro fuori dalle mura di casa. DayBreakHotels, l’azienda che ha trasformato le stanze di di oltre 5000 hotel nel mondo in uffici temporanei, ha osservato dalla fine del lockdown ad oggi una crescita delle prenotazioni business del 300% e una crescita del numero di hotel o appartamenti che vogliono affiliarsi a DayBreakHotels del 250%. “Già in fase 3 – dice Simon Botto, CEO di Daybreakhotels.com – combinando la necessità di trovare una risposta alla crisi dell’hotellerie derivata dal crollo del turismo, con le nuove esigenze delle società e degli smart worker fiaccati da mesi in bilico fra pc e famiglia, abbiamo pensato di attivare un servizio dedicato per rendere più facile ad aziende e professionisti prenotare stanze e servizi direttamente dal nostro network di hotel”.
Hotel a misura di smart worker
Creare le giuste soluzioni per lo smart working è stata un’evoluzione naturale per Daybreakhotels.com, la startup nata nel 2014 per rendere disponibili anche di giorno stanze e servizi di hotel di lusso in 16 paesi nel mondo, solo in Italia sono 2000 gli alberghi affiliati. La startup ha ricevuto il Premio della Presidenza della Repubblica per l’Innovazione nel 2014 e il Premio di Confcommercio e Ministero dell’Economia nel 2015 ed è stata selezionata da Expedia come una delle 5 migliori start-up travel del mondo nel 2018. Inoltre, ha recentemente ricevuto un finanziamento da INVITALIA nell’ambito del Programma Smart&Start nel 2018. “DayBreakHotels nasce da una sfida: rivoluzionare il concetto dell’hotel, rendendolo uno spazio liquido in grado di trasformarsi in ciò di cui il cliente ha bisogno e sfruttando così tutto ciò che queste strutture hanno da offrire: pensiamo a sale meeting, spa, piscine e ristoranti per una clientela più ampia e “sveglia” che non va in hotel solo per pernottare – prosegue Botto – partendo da qui la nostra visione oggi ci permette non solo di aiutare le strutture partner, per alcune delle quali siamo attualmente uno dei principali canali distributivi, ma soprattutto di fornire alle aziende e ai lavoratori una soluzione accessibile e sicura per lo smart-working”. Ma qual è l’identikit dello smart worker da hotel? In prevalenza uomo (65%) che in 1 caso su 2 lavora in un grande centro e nel 75% dei casi ha figli in età scolare. Fra i servizi business più usati la meeting room e il business lunch servito in camera o in giardino. Piscina e palestra invece restano le mete preferite per la pausa.
Le aziende scelgono l’hotel per il lavoro agile
Aprire gli hotel allo smart working consente alle società di gestire il loro “nuovo luogo di lavoro” in modo flessibile ma rispettando i più alti standard di sicurezza e senza dimenticare il “duty of care” nei confronti dei propri dipendenti, ai quali il servizio di DayBreakHotels riserva importanti plus sia professionali che personali. “La call nella sala riunione attrezzata, la connessione wi-fi sempre disponibile – prosegue il Ceo della startup – silenzio e, perchè no, un break in piscina o al bar”. In questi mesi lo smart working in hotel di lusso ma a prezzi accessibili non ha conquistato solo professionisti che già conoscevano il servizio, ma sono state moltissime le aziende, gli studi professionali e le società di consulenza, che hanno iniziato ad affidarsi alla startup per offrire ai propri lavoratori una soluzione sicura e organizzata. DayBreakHotels inoltre offre alle società una sezione del sito dedicata dove è possibile prenotare tutti i servizi e gestire tutte le prenotazioni monitorando i relativi costi.
“Dopo un avvio un po’ – è il caso di dirlo – “fai da te” ora l’esigenza che sta crescendo dal punto di vista delle imprese è quella di sistematizzare lo smart working, immaginando un modello diverso dai classici uffici – da alternarsi a questi o in grado di sostituirli – che possano essere usati “on demand” dai dipendenti in alternativa al lavoro da casa”. “Da una parte – prosegue Botto – non si vogliono perdere i benefici che il lavoro da remoto può portare, dall’altra si cerca di rispondere positivamente a una richiesta crescente da parte del lavoratore, che apprezza alcuni aspetti del lavoro da remoto, ma che richiede soluzioni più professionali in grado di assicurargli sicurezza e possibilità di essere sempre produttivo ed efficiente”.
I prezzi e le strutture
Sono più di 5000 le strutture affiliate a DayBreakHotels.com in Italia e nel mondo. Le camere e gli appartamenti sono prenotabili per lo smart working per 1 giorno (offerte da 49 euro con orario dalle 8 alle 20), 1 settimana lavorativa (offerte da 199 euro per 5 giorni) o anche 1 mese.