“Ci vorrà sicuramente del tempo per arrivare a una vera parità di genere, ma fino ad allora le donne non devono mai smettere di mettersi in gioco o di proporre le proprie idee”.
Nel mondo dell’Information Technology è ancora radicata una profonda disparità di genere. Ad oggi, infatti, sono ancora poche le donne che fanno parte del mondo IT e di queste sono ancora meno quelle ai vertici o che occupano posizioni di leadership. Ma come mai? Perché nel sentito comune, gli esperti IT sono uomini e nel mondo della cyber security il discorso non cambia.
Proprio con l’obiettivo di abbattere questa obsoleta immagine di come “dovrebbe essere un leader o un esperto di sicurezza informatica”, SC Media ha istituito il programma Women in IT Security. Il progetto nato 9 anni fa premia le donne che, nel campo della sicurezza IT, sono riuscite a dimostrare, attraverso la propria esperienza e leadership, tutti i vantaggi offerti dalla diversità di genere all’interno della forza lavoro. Quattro le categorie individuate: Cybersecurity Veteran, Power Player, Advocate, e Women to Watch.
Galina Antova, Chief Business Development Officer e Co-Founder di Claroty, ha recentemente ricevuto il riconoscimento nella categoria Advocate per l’impegno profuso nella sensibilizzazione nel campo della sicurezza e per essere diventata un punto di riferimento nel promuovere l’innovazione e la diversity nel settore. Quando Galina Antova ha iniziato a occuparsi di sicurezza informatica, infatti, le donne in questo settore si contavano sulla punta delle dita. Sebbene i numeri siano migliorati, c’è ancora opportunità per una crescita significativa.
“In qualità di leader il nostro compito è quello di cambiare i preconcetti ormai radicati, in particolare, in campo tecnologico e della sicurezza informatica. Nel sentito comune CEO, Leader o Fondatori sono uomini, perché questo è quello che abbiamo imparato crescendo”, afferma Galina Antova e continua: “Non sorprende, quindi, che le donne più giovani non aspirino a perseguire quel tipo di carriera, perché semplicemente non esiste ancora abbastanza rappresentanza. E quando le donne sono meglio rappresentate in quei ruoli, tutti ne traggono vantaggio. Per poter competere per quei ruoli è necessaria una grande sicurezza di sé e delle proprie capacità. Ci vorrà ancora del tempo affinché venga riconosciuta la stessa fiducia a entrambi i sessi e ai gruppi minoritari. Fino ad allora, sarà necessario adeguarsi agli standard richiesti per poter rimanere in gioco e fare progressi”.
Galina Antova ricopre un ruolo dirigenziale nel mondo della sicurezza a livello globale e può essere annoverata tra i pionieri della trasformazione digitale. Vanta, inoltre, 15 anni di esperienza nello sviluppo di strategie di crescita e digital transformation su larga scala per clienti Fortune 500 presso IBM (NYSE: IBM), Siemens (FWB: SIE) e Claroty, azienda della quale è anche co-fondatrice.
Antova ha guidato Claroty attraverso diverse fasi di crescita e quest’anno è stato particolarmente significativo. Nel giugno 2021, Claroty ha raccolto $ 140 milioni in finanziamenti di serie D e solo sei mesi dopo altri $ 400 milioni in finanziamenti di serie E per l’acquisizione di Medigate, società di sicurezza IoT in campo sanitario. Ciò ha portato i fondi totali raccolti a $ 635 milioni. Il raggiungimento di questi eccellenti risultati è stato possibile grazie al suo impegno nel costruire un bacino di investitori strategici in Claroty, tra cui Rockwell Automation, Schneider Electric, Siemens, BMW, General Motors, Gruppo Temasek, Bessemer, Evergy, Innovation Endeavors, Mitsui, Tekfen, Vision e molti altri.
L’impegno di Galina si è profuso anche al di fuori della realtà Claroty: riconosciuta come una dei massimi esperti a livello mondiale di sicurezza informatica OT, è stata coinvolta in numerosi processi di trasformazione digitale, collaborando con successo con Board e CISO, comunicandone efficacemente i rischi e le fasi di riparazione e costruendo ecosistemi globali di partner strategici e alleanze tecnologiche per alimentare la trasformazione del business.
