Articolo di Corey Nachreiner, Chief Security Officer, WatchGuard Technologies
Il Safer Internet Day è un’occasione importante per riflettere e discutere su cosa possiamo e dovremmo fare per garantire un’esperienza Internet più sicura, soprattutto per i bambini e le giovani generazioni, sensibilizzando sui rischi che si corrono online e condividendo suggerimenti, consigli e risorse per navigare sul Web in modo sicuro ed efficace.
Il Safer Internet Day di quest’anno è anche l’occasione per porre l’attenzione sui rischi associati all’uso dell’intelligenza artificiale. Molti dei servizi e strumenti di intelligenza artificiale, tra cui ChatGPT, utilizzano un modello simile ai servizi di social media come Facebook e TikTok. Anche se l’utente non paga per utilizzare quelle piattaforme, in realtà le sta compensando condividendo i propri dati privati, che le aziende potrebbero poi sfruttare e monetizzare attraverso pratiche come il targeting degli annunci. Occorre sempre ricordare che se un servizio è “gratuito” è probabile che l’utente e i suoi dati siano il prodotto.
Allo stesso tempo, è importante ricordare che la sicurezza online si basa solo in parte sulla tecnologia che utilizziamo per proteggere noi stessi e i nostri dati. Molte delle violazioni della sicurezza e della privacy sono ancora spesso il risultato di errori banali o di semplici errori umani. Pertanto, anche se gli strumenti e i sistemi diventano più potenti, evitare incidenti legati alla sicurezza dipende ancora in gran parte dal fatto che le persone restino vigili, agiscano con cautela e facciano la cosa giusta.
Ecco 5 suggerimenti che valgono per ragazzi, genitori ed educatori.
- La privacy online va presa sul serio: spesso andiamo online per socializzare e comunicare qualcosa di noi, quindi è naturale condividere informazioni personali. Si potrebbe pensare che condividere informazioni come il nome del proprio animale domestico, lo stato in cui si vive, l’età o il compleanno sia sicuro perché si tratta di informazioni apparentemente irrilevanti. Tuttavia, un criminale informatico può utilizzare queste informazioni contro di noi, hackerare una delle nostre password o persino fingere di essere noi. Quando si interagisce online, prima di condividere informazioni private occorre stabilire un rapporto di fiducia ‘verificato’ con chi non si conosce; occorre anche evitare di condividere troppe informazioni personali su siti che gli estranei possono vedere.
- Non pubblicare ciò che non si vorrebbe far vedere a un estraneo: i contenuti digitali pubblicati online possono rimanere per sempre nel web e diffondersi viralmente. Anche quando pensiamo di condividere un’immagine con qualcuno di cui ci fidiamo su una piattaforma apparentemente sicura, non è difficile per altri utenti creare copie digitali e pubblicare ripetutamente quel contenuto in altri luoghi che non possiamo controllare. Anche se la piattaforma consente di eliminare l’immagine o il post originale, è possibile che qualcun altro sia riuscito ad accedere a quel file multimediale e condividerlo altrove, dandogli nuova vita e sottraendolo al controllo del suo autore. E a volte le cose che pubblichiamo potrebbero non solo essere imbarazzanti, ma anche rivelare informazioni critiche su noi stessi di cui gli autori delle minacce possono abusare.
- Verificare sempre l’identità di chi ci contatta online: condividere informazioni su di noi online con persone di cui ci fidiamo, come amici e persone care, non è sbagliato. Tuttavia, bisogna assicurarsi che le persone che si incontrano online siano davvero chi dicono di essere. Un uomo di 60 anni può facilmente fingere di essere una quindicenne online per ingannare gli altri. Oltre a ciò, la tecnologia può aiutare malintenzionati a fingere di essere qualcuno che l’utente conosce nella vita reale, copiando e utilizzando le immagini di quella persona per creare ad esempio un profilo Facebook fraudolento o utilizzando la tecnologia AI per creare audio e video deepfake che assomigliano a persone che conosciamo. Quando si incontrano persone online, all’inizio bisognerebbe mostrarsi scettici e trovare modi per convalidare la loro identità prima di condividere troppe informazioni. Se si tratta di qualcuno che già si conosce, si potrebbero porre domande a cui solo il nostro vero amico saprebbe rispondere. Quindi, quando si incontra una persona online, è bene prendersi il tempo necessario per conoscerla meglio prima di aprirsi.
- Proteggere l’identità digitale: come abbiamo visto, sta diventando sempre più facile per le persone fingere di essere qualcun altro online. Uno dei motivi per cui un criminale informatico potrebbe esaminare tutte le informazioni che un utente condivide online è per poter impersonare quell’utente e rubare la sua identità. Se riesce ad accedere al suo account, può utilizzare la sua identità digitale. Questo è il motivo per cui occorre proteggere il più possibile i propri account online. Come? Utilizzando password complesse e lunghe e l’autenticazione a due o più fattori (2FA/MFA) per rafforzare la sicurezza dell’autenticazione dei propri account ed evitando di condividere le proprie password o gli accessi con altri, nemmeno con persone amiche.
- Insegnare pratiche generali sulla sicurezza online: oltre a questi suggerimenti di alto livello, esistono pratiche sull’igiene digitale e consigli sui comportamenti da tenersi online che gli adulti dovrebbero sempre condividere con i propri figli. Eccone alcuni:
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- I bambini dovrebbero sempre chiedere il permesso ai genitori prima di navigare online (almeno fino a una certa età).
- I genitori dovrebbero limitare le applicazioni, i giochi e i siti online che un bambino può visitare a quelli che ritengono appropriati e non lasciarli uscire da questi limiti.
- Non condividere mai il proprio nome con estranei.
- Non condividere mai il proprio indirizzo online.
- I bambini non devono poter acquistare applicazioni o effettuare acquisti in-app senza l’approvazione e la supervisione dei genitori.
- Non condividere dettagli intimi o immagini intime con utenti online.
- Non disattivare o ignorare software di sicurezza o di filtraggio attivati da un genitore, tutore o insegnante.
- Se si hanno dubbi in merito a un’interazione online, interpellare immediatamente i genitori, un adulto o un insegnante.
Per concludere, uno dei migliori consigli è questo: se qualcosa sembra strano, attivare tutte le precauzioni possibili per restare dalla parte della sicurezza. Attenzione e cautela nei comportamenti online aiutano a proteggere meglio se stessi e anche le generazioni più giovani di utenti web dal cadere vittime di attacchi subdoli, garantendo così un’esperienza Internet più sicura.