eCommerce post lockdown: 4 soluzioni per vendere da remoto

di Enrico Cremonese

Nello scenario internazionale attuale, che ha costretto milioni di persone a casa o fortemente limitato le loro possibilità di spostamento, aziende di ogni tipo e dimensione hanno dovuto ripensare in fretta il proprio modello di business, puntando sull’e-commerce per rimanere attive sul mercato.

Già nell’estate del 2019, si prevedeva che nel 2020 l’e-commerce globale avrebbe registrato una crescita del 16 % e la situazione odierna non ha che confermato questa tendenza. Anche in Italia, la domanda per gli acquisti on line è esplosa negli ultimi mesi dell’anno in corso. Secondo i dati presentati a Maggio dall’Osservatorio eCommerce B2c Netcomm, dall’inizio del 2020 ad oggi sono 2 milioni i nuovi consumatori online in Italia, di cui 1,3 milioni arrivati alle piattaforme di acquisto digitale proprio durante la crisi sanitaria. L’emergenza ha però cambiato gli equilibri dell’e-commerce, favorendo settori non tradizionalmente “digitali” come l’alimentare, e penalizzandone altri come il turismo.

In questo contesto, le aziende devono quindi reagire con tempestività, adattandosi alle nuove esigenze di consumo. Nelle ultime settimane si è infatti assistito alla trasformazione in tempi record di molte attività, che hanno creato nuovi canali di vendita on line in pochi giorni per far fronte al nuovo scenario.

Per aiutare le aziende ad adattarsi a questi inattesi cambiamenti, Adyen, la piattaforma di pagamento scelta da molte delle più importanti aziende a livello mondiale come Spotify, McDonald’s e L’Oreal, ha scelto di condividere alcune delle best practices e soluzioni messe in atto dai propri clienti per rispondere da remoto alle richieste dei consumatori, senza rinunciare alla sicurezza di pagamenti e personale.

  1. Come aprire velocemente una pagina di pagamento Impostando una hosted checkout page, è possibile trasformare in breve tempo il sito internet di un’azienda in un negozio online, velocizzando così al massimo l’accettazione dei pagamenti senza dover aprire un vero e proprio sito e-commerce. La pagina rispecchierà l’identità del brand offrendo tutte le funzionalità necessarie, compresi strumenti integrati per i controlli di rischio e l’autenticazione sicura. Inoltre, si può scegliere di mostrare i metodi di pagamento selezionati in base alla provenienza della clientela.
  2. Come vendere direttamente tramite e-mail o chat In mancanza del contatto diretto con la clientela, si possono vendere prodotti anche tramite email o chat. Per farlo in tutta sicurezza, basta sfruttare il pay by link, un link di pagamento da inserire nel testo delle e-mail o della chatbot. Una soluzione che si adatta particolarmente ai luxury brand che vogliono offrire servizi su misura ai propri clienti più fedeli, per vendere articoli in edizione limitata tramite una pagina di pagamento privata. Tra i clienti di Adyen, ad esempio, un brand di lusso ha iniziato a usare questa soluzione per vendere i propri prodotti durante le telefonate all’assistenza clienti, mentre il brand di gioielli di lusso Monica Vinader utilizza i link di pagamento per abbinare alla vendita altri articoli o servizi extra, quali spedizioni rapide o riparazioni. Durante il contatto via telefono o chat, il venditore invia un link al cliente per completare l’acquisto, eliminando i rischi legati alla lettura dei dettagli della carta.
  3. Come mantenere i call centre attivi senza rinunciare alla sicurezza Nella situazione attuale, molte attività hanno dovuto chiudere i propri call center per garantire la sicurezza dei dipendenti, dovendo affrontare uno scenario del tutto inaspettata. Per poter continuare a raccogliere i dati di pagamento nel rispetto della conformità anche da remoto, diventa quindi necessario adottare misure specifiche per evitare che i truffatori approfittino della vulnerabilità delle transazioni non controllate. In questo caso, inviando al cliente un link di pagamento, l’operazione diventa una transazione di e-commerce ed è quindi protetta dagli strumenti configurati per la prevenzione dei rischi online, inclusa l’autenticazione sicura dei clienti. Una soluzione adottata da grande fornitore di caffè, che, costretto a chiudere il proprio call center in un momento in cui gli ordini erano in aumento, ha sfruttato i link di pagamento, permettendo agli agenti di vendita di rispondere alle chiamate da casa e a inviare i link via SMS durante le telefonate.
  4. Come Semplificare i pagamenti B2B I link di pagamento possono essere utilizzati anche per garantire la regolarità dei flussi di denaro tra le aziende clienti e i fornitori. L’Occitane, ad esempio, li usa per le fatture ai grossisti: quando un hotel acquista i prodotti del marchio e desidera pagare tramite carta di credito aziendale, L’Occitane invia un link di pagamento. Una soluzione adottata anche da Christian Louboutin, che fornisce ai propri calzolai dei link di pagamento inviati direttamente al cliente una volta ultimata la riparazione delle scarpe.

“In questo momento senza precedenti, il nostro obiettivo è aiutare le aziende ad adattarsi e reagire con la massima rapidità alle nuove esigenze” commenta Philippe De Passorio, Country Manager, Adyen Italia.

“Per poter strutturare la loro presenza on line, le aziende devono ampliare i propri canali di vendita affidandosi, dove necessario, a piattaforme di supporto. Per semplificare la creazione di link di pagamento sicuri da parte delle aziende, Adyen ha sviluppato la soluzione Pay by Link, un sistema semplicissimo che può essere implementato mantenendo sviluppo e integrazioni al minimo e che ben si adatta alla contingenza attuale”.

 

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