Gremobo: mobilità e shopping si incontrano per premiare consumatori, aziende e progetti sostenibili

di Valerio Longhi

I consumi quotidiani legati alle proprie abitudini premiati con “Gocce”, per contribuire a progetti di sostenibilità, e gli spostamenti sostenibili di ogni giorno premiati con “km green” che danno accesso a offerte promozionali dedicate. Al via, disponibili migliaia di prodotti da acquistare per sostenere 30 iniziative nel mondo.

Natale, tempo di regali, anche nell’anno del Covid. Oggi la tecnologia porta sotto l’albero degli italiani (ma presto anche dei consumatori di Spagna, Francia, Gran Bretagna, Germania, Svizzera e Austria, solo per iniziare) Gremobo, la prima piattaforma digitale internazionale nata in Italia che premia la mobilità sostenibile e gli acquisti quotidiani di persone e aziende, per rendere ognuno protagonista attivo di progetti concreti a sostegno delle comunità e della sostenibilità (www.gremobo.com). L’app è ora disponibile su Apple Store già in cinque lingue e lo sarà su Google Play entro Natale.

Mentre l’adozione di stili di vita sostenibili acquista un ruolo sempre più rilevante nelle abitudini dei privati cittadini così come delle imprese, Gremobo mette a disposizione delle persone, delle aziende e dei brand un sistema smart, semplice e divertente, per premiare la mobilità sostenibile ed esaltare la cultura del dono generando valore dalle azioni quotidiane. In tre parole, rendere straordinario l’ordinario.

La piattaforma è stata messa a punto da Gremove (www.gremove.com) – società benefit milanese di recente costituzione che ha nella sostenibilità il fulcro della sua azione – che si è avvalsa del supporto della digital agency e partner AWS Mikamai (gruppo Neosperience) e dello Studio Legale Trevisan & Cuonzo per la risoluzione di tutte le problematiche legate ai marchi e brevetti, all’uso dei dati e alla privacy.

Gremobo valorizza la sostenibilità dei movimenti delle persone e delle flotte delle imprese che accumulano tutti i giorni km green da usare per accedere a promozioni esclusive. Allo stesso tempo, la piattaforma ripaga il consueto shopping online con Gocce con cui sostenere progetti concreti, grazie alla prima collaborazione stretta con AVSI, organizzazione non profit nata nel 1972 che realizza progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 33 Paesi, inclusa l’Italia, e che, solo nell’ultimo anno, ha aiutato più di 5 milioni di persone in difficoltà, di cui 23.872 bambini attraverso il sostegno a distanza.

L’area Shopping della piattaforma destinata agli acquisti quotidiani ospita, al momento del lancio, migliaia di prodotti offerti da più di 40 aziende partner e organizzati in 15 categorie: dai viaggi all’abbigliamento, dallo sport agli articoli per animali senza dimenticare l’area dedicata al materiale per ufficio. Partner strategico di Gremobo è Awin, network internazionale di affiliate marketing che si fonda su professionisti, tecnologia e business intelligence, che mette in contatto brand e consumatori in oltre 180 paesi del mondo. Ogni acquisto genera un certo numero di Gocce, da donare poi a sostegno di opere per il bene comune, associando così a un vantaggio immediato per chi acquista un beneficio futuro per la comunità.

Nel giorno di lancio della piattaforma, nell’area Donazioni sono già 30 i progetti individuati con AVSI – nella sfera dell’educazione come dell’economia sostenibile, dell’inclusione sociale e della sanità – ma ognuno ha la possibilità di proporre un progetto che gli sta a cuore affinché sia inserito in quelli sostenuti attraverso le Gocce di Gremobo: un’area aperta, dunque, alla partecipazione attiva e al contributo di tutti. L’area Donazioni verrà arricchita con progetti che vedranno al centro sia la persona sia la natura nel solco dell’ecologia integrale.

L’area Mobilità è quella in cui misurare la propria sostenibilità e in cui raccogliere km green, che premiano la mobilità delle persone basandosi sugli spostamenti personali così come sull’utilizzo di mezzi in sharing e di sistemi di delivery. È questa infatti un’altra unicità di Gremobo: valorizzare i brand impegnati pubblicamente per la sostenibilità, partendo dai loro ESG report e dalle strategie di logistica, premiando con km green aggiuntivi persone e aziende che fanno shopping presso di loro.

Per le aziende inoltre è disponibile un cruscotto per monitorare la propria flotta aziendale scoprendo quanto si è sostenibili.

La piattaforma è arricchita infine da un’area Lifestyle, vero e proprio hub informativo che raccoglie articoli e contributi dal mondo, organizzati nelle 17 categorie dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite.

“Gremobo è stato ideato per essere al fianco delle persone quando lo desiderano, mentre si muovono o fanno shopping”, commenta Federica Foiadelli, co-founder Gremove e Professore associato al Politecnico di Milano. “Siamo convinti che sia possibile trasformare ogni possibile azione quotidiana in valore per le persone così come per la comunità. E Gremobo realizza questo sogno, grazie alle competenze tecnologiche che abbiamo saputo mettere in comune e alla fiducia che abbiamo raccolto da partner e investitori”.

“Non si tratta di proporre modelli di comportamento predefiniti”, continua Foiadelli, “ma di consentire alle persone di apprezzare quello che già fanno, aiutandoli a scoprire in modo semplice e divertente che è possibile rispondere alle proprie esigenze quotidiane di movimento e consumo e proprio da esse generare valore per rispondere al bisogno del cuore di donare. La nostra ambizione è che le persone possano vivere la sostenibilità come una componente della loro vita quotidiana positiva e, perché no, anche divertente”.

Gremobo, applicazione moderna che sfrutta i servizi più avanzati di AWS, è disponibile già da ora online su Apple Store e su Play Store, entro Natale. (www.gremobo.com)

Sostenibilità al centro. Sono molti gli indicatori dell’importanza crescente della sostenibilità al momento dello shopping, sia per chi acquista sia per chi vende.

Tra le testimonianze più recenti di questo fenomeno, la ricerca #WhoCaresWhoDoes di GFK (novembre 2020), secondo la quale il 62% degli italiani preferisce compare prodotti da aziende che dimostrano attenzione all’ambiente. Anche l’istituto Nomisma ha appena rilevato come la pandemia di Covid abbia fatto aumentare l’attenzione degli italiani per gli acquisti di prodotti sostenibili, in questo caso mettendo sotto i riflettori la moda: dall’inizio della pandemia il 27% dei consumatori italiani ha aumentato l’acquisto di prodotti sostenibili ed ecofriendly e il 21% da punti vendita che promuovono prodotti sostenibili. Prodotti di aziende che operano nel rispetto dei lavoratori sono invece stati scelti con maggior frequenza da 1 italiano su 5.

Per le imprese di qualsiasi dimensione l’adozione di soluzioni sostenibili è diventato un fattore di successo sempre più strategico, non solo dal punto di vista meramente commerciale: per gli istituti finanziari attivi negli investimenti, infatti, focalizzare la propria attenzione esclusivamente sui rendimenti finanziari è ormai diventato un esercizio riduttivo e, anche in Italia, si presta una sempre maggiore attenzione ai fattori ESG, focalizzati cioè sugli aspetti di natura ambientale, sociale e di governance.

Il sistema vede un ruolo sempre più attivo anche delle istituzioni nazionali. Basti pensare al programma sperimentale avviato di recente dal Ministero dell’Ambiente con il coinvolgimento di alcuni istituti di credito che vedrà il ministero attivo nella certificazione del livello di qualità ambientale di progetti imprenditoriali che richiedono di accedere al credito, consentendo alle banche di selezionare i progetti non solo in base alla loro sostenibilità economica, ma anche in ragione di quella ambientale.

Assume crescente importanza anche la capacità delle imprese, oltre che di agire in modo sostenibile, anche di raccontare le azioni intraprese, facilitando così le scelte dei consumatori. È questo, ad esempio, il filo rosso che lega le 44 società dell’Index Future Respect 2020. Non una classifica ma un podio allargato di realtà economiche molto variegate selezionate da un gruppo di 250 consumatori a partire da 210 bilanci di sostenibilità relativi al 2019 individuati da un gruppo di esperti all’interno della banca dati di 1.127 bilanci classificati da ConsumerLab.

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