I prodotti cercati online e comprati offline nel 2021? La ricerca di Xtribe

by Enrico Cremonese

Le previsioni della piattaforma digitale stilate in base alle ricerche degli utenti: i settori trainanti sono i motori e l’abbigliamentoNei servizi? Al primo posto le ricerche di prestazioni mediche e legali

È stato un 2020 senza precedenti, in cui tutto è stato stravolto, anche le consuetudini più radicate.

Tra i vari sconvolgimenti, c’è anche il ciclone che ha travolto le abitudini di acquisto degli italiani che in questi mesi si sono riversati sulle piattaforme e-commerce. Ma già in queste ultime settimane è emersa la voglia di ritornare a fare acquisti nei negozi, di toccare con mano i prodotti. Dunque per il 2021 ci si aspetta che il web rimarrà fondamentale per ricercare informazioni su un prodotto o su brand, per poi completare l’acquisto nei negozi fisici.

Su questa attitudine, che “mixa” strumenti digitali e un ritorno all’acquisto tradizionale in un luogo fisico, punta la app Xtribe che funziona come una sorta di vetrina digitale, dove gli utenti, grazie a un sistema di geolocalizzazione, possono vedere se un determinato prodotto o servizio che stanno cercando è disponibile nelle immediate vicinanze.

Un’indagine condotta a fine anno da Xtribe, su una base ottenuta da 700.000 download, ha confermato la tendenza di comprare prodotti fisici offline dopo averli cercati online.

La ricerca svela anche quali sono le categorie merceologiche più “desiderate”, un vademecum di grande interesse per gdo e industria, che devono scegliere oculatamente quali prodotti mettere in vetrina, ma anche come presentarli in comunicazione e sui social.

Nella classifica “assoluta” delle ricerche degli utenti all’interno dell’app, che conta circa 700.000 download, la prima posizione va ai motori con un aumento del 10%, ottiene il secondo posto l’abbigliamento, che nonostante il lockdown ha registrato un +5%. Sul podio anche le ricerche online di prodotti di elettronica che hanno registrato un +30%, infine al quarto posto compaiono i videogame.

L’automobile ha un ruolo sempre più importante e versatile nella nostra vita, non solo mezzo sicuro per spostarsi in questo periodo, l’auto può diventare un mini cinema per guardare il film preferito sotto le stelle. Le due ruote invece, pratiche e veloci, sono anche la scusa perfetta per chi vuole evadere dalla quotidianità.

Lo smart working ha sicuramente fatto scoprire che il business può andare a braccetto con comodità. Sono molte le immagini circolate di lavoratori smart per metà: camicia sopra e sotto pantalone di tuta e pantofole comode. Per la categoria abbigliamento infatti sono aumentate le ricerche di morbidi capi in pile, ma è aumentata anche la ricerca di scarpe eleganti. Questo testimonia da un lato il desiderio di non rinunciare a capi fashion, dall’altra viene confermato che la prova di un vestito è decisiva per finalizzare l’acquisto: un utente prima raccoglie informazioni e legge recensioni online e, solo in un secondo momento, si reca nel negozio dove, non solo potrà chiedere consigli ai commessi, ma anche trovare altre ispirazioni.

È fuori discussione che il 2020 ha cambiato l’approccio alle attività virtuali, gli italiani non solo hanno passato maggior tempo sui social network ma è cresciuto notevolmente anche l’interesse per i videogiochi. Quello che si pensava essere un intrattenimento solo per nerd, oggi si presenta invece come realtà strutturata dal valore di oltre 200 miliardi di dollari USA entro il 2023. Le categorie più ricercate sono i titoli delle ultime novità così  come  retro games e console vintage.

“Pensiamo che la pandemia abbia fatto riscoprire agli italiani l’importanza e il valore dei negozi di prossimità e, dai dati che abbiamo raccolto, crediamo il trend di ricercare informazioni online di prodotti, per poi completarne l’acquisto nei negozi fisici si manterrà anche nel 2021” commenta Mattia Sistigu.

Xtribe offre la possibilità non solo di acquistare beni, ma anche anche prestazioni professionali. Sulla app è infatti possibile trovare anche i servizi offerti da professionisti, con una panoramica di quelli che vengono erogati nelle vicinanze di chi li sta cercando, grazie al sistema di geolocalizzazione.

Nell’ultimo anno sono andate per la maggiore le ricerche di servizi in ambito medico. “Soprattutto durante il lockdown è stato registrato un incremento delle ricerche di professionisti che offrivano percorsi psicologici. “Cresce anche la ricerca di servizi in ambito legale (+15%) e fiscale (+10%), la nostra infatti tecnologia ha dato un impulso per la ripresa delle attività dei liberi professionisti creando un primo contatto con potenziali clienti, con l’ulteriore vantaggio, quello legato al sistema di  geolocalizzazione dell’app che favorisce la ricerca in un raggio di azione nelle immediate vicinanze di casa”. –  conclude Mattia Sistigu.

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