Italia capofila della nuova alleanza europea degli artisti per regolare lo sfruttamento delle AI
Artisti visuali, fumettisti, illustratori insieme a case editrici e sindacati professionali di diversi Paesi europei hanno dato vita alla EUROPEAN GUILD FOR AI REGULATION (www.egair.eu) per proporre alle istituzioni europee una regolamentazione sullo sfruttamento dei dati e delle opere creative da parte delle società AI.
L’iniziativa ha visto impegnati in prima linea gli artisti italiani di MeFu, l’associazione Mestieri del Fumetto che ha svolto, nei mesi scorsi, un intenso lavoro di raccordo con le reti dei professionisti del settore di tutta Europa avviando anche una campagna di raccolta fondi sul web e proponendo la sottoscrizione di un vero e proprio Manifesto in difesa dei diritti e della creatività dell’essere umano.
EUROPEAN GUILD FOR AI REGULATION
EGAIR rappresenta la risposta al rapido e incontrollato sviluppo di alcune applicazioni AI che utilizzano, a scopo di lucro, miliardi di dati e immagini rastrellate sul web senza aver mai chiesto ed ottenuto il consenso dei titolari delle opere. Questi dataset alimentano i modelli di training delle applicazioni stesse riproducendo, trasformando e manipolando il lavoro di migliaia di professionisti del settore. Queste società, nate inizialmente per scopi di ricerca, sono oggi delle aziende che macinano profitti sfruttando la creatività di tanti artisti in tutto il mondo.
“EGAIR è un’associazione di artisti, quindi per definizione entusiasti di ogni tecnica che apra a possibilità creative. Lo siamo dal primo all’ultimo e siamo convinti che le tecnologie generative basate sul deep learning vadano considerate una risorsa in più per il futuro dell’umanità. – dichiara Lorenzo Ceccotti, in arte LRNZ, illustratore e visual designer – Ciò che riteniamo sia davvero retrograda e pericolosa sul piano della sicurezza e del lavoro è la politica di alcune compagnie che stanno vendendo i primi servizi di creatività generativa basata sul deep learning. Queste aziende si basano su una mole spaventosa di dati coperti da privacy e da diritto d’autore, dati presi da internet senza alcun consenso o contratto di cessione con i legittimi proprietari e in violazione delle normative europee su una scala mai vista prima. I dati vengono utilizzati per generare materiale in diretta concorrenza commerciale con i loro legittimi proprietari. Il problema non è quindi fra uomo e tecnologia: è un problema fra esseri umani che di fronte a una nuova tecnologia devono accordarsi per usarla nel rispetto reciproco. Crediamo che i primi ad operare all’interno di regole chiare saranno anche i primi a prosperare creando un mercato sano e fondato sulla reciproca collaborazione”.
“Con la nascita della Guild, gli artisti faranno sentire alle istituzioni europee una voce forte e chiara sul fatto che l’attuale proposta di regolamento europeo chiamato AI ACT ignora completamente le conseguenze che queste applicazioni stanno avendo e avranno nell’ambito della creatività. – continua Francesco Archidiacono, uno dei fondatori di MeFu – Non si tratta di essere contro qualcosa ma di rispettare e tutelare il lavoro altrui. Migliaia di giovani aspiranti artisti attendono una risposta dalle Istituzioni alla loro domanda: il nostro lavoro e le nostre opere verranno tutelate? O verranno sfruttati da queste aziende, tagliandoci fuori dal mercato?”.
Il Manifesto è stato sottoscritto da centinaia di artisti di fama mondiale come Milo Manara, Claire Wendling, AleKsi Briclot, Greg Rutkowksi, dalle associazioni Central Vapoeur (BEL), Ligue des Auteurs Professionnels (FR), SNAC (FR), European Illustrators Forum, CAA Concept Art Association (USA), dalle case editrici Bao, Coconino e da festival del fumetto come il ComiCon di Napoli e ARF!.