La sicurezza dell’identità digitale al centro della partnership tra Intesa (Kyndryl) e Trustfull

di Valerio Longhi

In un contesto in cui è essenziale alzare il livello di sicurezza informatica, Intesa e Trustfull uniscono le proprie competenze in una collaborazione volta a potenziare la sicurezza del processo di onboarding del cliente, integrando il digital scoring ai processi di identificazione da remoto.

La digitalizzazione dei servizi finanziari ha determinato un aumento progressivo di soluzioni di onboarding a distanza. Quali sono i vantaggi di questo sistema? Sicuramente una customer experience ottimizzata in termini di velocità e personalizzazione, oltre alla possibilità di finalizzare operazioni senza recarsi fisicamente ad eventuali sportelli o uffici. Si tratta di un servizio competitivo e funzionale anche per chi eroga il servizio, in termini di investimenti di processo e di possibilità di raccolta di dati di valore sin dalle prime fasi di contatto con l’utente.

Ci sono però anche dei rischi come quelli legati alla sicurezza e alla privacy che espongono gli utenti e gli operatori a malfunzionamenti, frodi connesse al furto di identità e violazione della riservatezza dei dati personali della clientela.

È quindi indispensabile offrire soluzioni che siano sempre più sicure e affidabili. Intesa – a Kyndryl Company, qualified trust service provider che sviluppa soluzioni ed eroga servizi per la digitalizzazione dei processi di business, e Trustfull, con la sua piattaforma di analisi del rischio digitale, hanno così avviato una collaborazione volta a potenziare la sicurezza del processo di onboarding del cliente, integrando il digital scoring ai processi di identificazione da remoto.

Va considerato che a partire dal 2 ottobre 2023 la Banca d’Italia ha deciso di estendere ed applicare gli Orientamenti dell’Autorità Bancaria Europea (EBA) sull’utilizzo di soluzioni di onboarding a distanza del cliente anche agli intermediari vigilati che non sono destinatari (tutti gli operatori del settore “finanziario” di cui al Regolamento (UE) 1093/2010). In particolare, gli Orientamenti EBA forniscono indicazioni sul rispetto degli obblighi di adeguata verifica da remoto della clientela in materia di antiriciclaggio e richiedono l’attuazione di maggiori accertamenti nel caso di video-riconoscimento con operatore, il cui processo viene disciplinato secondo le direttive espresse all’interno del documento di policy antiriciclaggio.

La necessità di introdurre queste nuove linee guida è emersa in seguito della presentazione, nel 2020, della Strategia per la Finanza Digitale dell’Unione Europea. Dopo aver superato le differenze normative tra gli stati membri – che costituivano un ostacolo potenziale all’innovazione nei servizi finanziari europei e un facilitatore per le attività criminose – questa strategia è stata realizzata con il più ampio obiettivo di promuovere e potenziare la finanza digitale nell’UE a vantaggio dei consumatori e delle imprese, riducendo le frodi.

La soluzione di Intesa per la sicurezza dell’onboarding finanziario

L’integrazione di Trustfull nei processi di identificazione a distanza di Intesa segna un nuovo capitolo nell’innovazione della sicurezza digitale nel settore finanziario e non solo, con importanti benefici tangibili per tutti gli utenti. Il servizio di digital scoring di Trustfull, consente di analizzare i parametri significativi legati ai recapiti del cliente (come e-mail e numero di telefono), di cui rileva e correla circa 300 segnali digitali raccolti tramite fonti pubbliche, evidenziando i fattori che potrebbero indicare un potenziale rischio di identità fraudolenta. All’utente – anche nel caso di un’identità digitale SPID – viene così assegnato un “punteggio di affidabilità”, calcolato con sistemi di artificial intelligence e machine learning, per segnalare e permettere all’ente di effettuare ulteriori verifiche. Dunque, la partnership tra Intesa e Trustfull implementa la sicurezza dei processi di identificazione a distanza, migliorandone la capacità di individuare e segnalare furti d’identità o profili fraudolenti.

 

«I criminali digitali aggiornano gli strumenti e le tecniche che utilizzano. Per questo anche i sistemi di sicurezza devono essere migliorati costantemente. Questa collaborazione ci consente di offrire ai nostri clienti una soluzione ancora più sicura e affidabile» commenta Giuseppe Mariani, General manager di Intesa (Kyndryl) «Il rafforzamento dei presidi nei processi di onboarding è anche in linea con quanto indicato dal regolatore in ambito bancario, dove le ultime linee guida EBA hanno specificato la necessità di inserire ulteriori presidi di controllo».

«La nostra realtà nasce per supportare le strategie antifrode e antiriciclaggio di servizi finanziari e non solo» commenta Marko Maras, CEO di Trustfull «Le opportunità offerte dall’AI e dal machine learning in questo ambito sono molte. La collaborazione con Intesa, che condivide con noi l’importanza del concetto di “trust”, è un’ulteriore conferma di quanto i nostri servizi siano oggi un’innovazione concreta per supportare i processi di Know Your Customer».

CS

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